La Funzione Pubblica Cgil di Potenza parteciperà alla giornata di mobilitazione nazionale per dire “No alla controriforma del diritto e del processo del lavoro” indetta dalla Segreteria nazionale della Cgil il 26 aprile.
“Il decreto di legge lavoro sostenuto dal Governo e dalla maggioranza parlamentare – afferma il segretario generale regionale della Fp Cgil di Potenza, Angelo Summa – rappresenta una vera e propria controriforma del diritto e del processo del lavoro.
Tale decreto, partendo dal presupposto della parità delle parti del rapporto di lavoro, non considera la posizione di oggettiva debolezza che il lavoratore ha nei confronti del datore di lavoro.
Si prevede – prosegue – dunque la “presunta liberta” del lavoratore, al momento della firma del contratto di lavoro per tutte le eventuali future controversie che potranno poi sorgere durante il rapporto di lavoro, di rinunciare alla possibilità di ricorrere al giudice e di scegliere, in alternativa, il ricorso all’arbitrato.
Dalla lettura del suddetto decreto emerge il rapporto distorto tra legge, contrattazione collettiva e pattuizioni individuali; è inaccettabile una legislazione che diminuisce i diritti e delega in bianco la contrattazione collettiva a fare da fonte normativa fino a prevedere pari valenza alle pattuizioni individuali.
Esso inoltre prevede un nuovo regime di decadenze contemplando tempi molto più stretti che risulteranno gravemente penalizzanti per i lavoratori.
La Funzione Pubblica Cgil – sostiene Summa – respinge con forza una controriforma che toglie ai lavoratori diritti e libertà e che punta, in sostanza, al superamento dell’articolo 18 e, più complessivamente, alla cancellazione dello statuto dei lavoratori”.
La Funzione Pubblica Cgil di Potenza “invita tutti i lavoratori pubblici a partecipare lunedì 26. a Potenza in piazza Prefettura dalle 10,00 alle 12,00 al sit-in
contro la riforma del diritto al lavoro che di fatto cancella l’articolo 18 e modifica il sistema di tutele e dei diritti costruito negli ultimi 40 anni. Una battaglia contro questo modello e suoi effetti devastanti per costruire un modello sociale di diritti completamente alternativo, affinché i giovani possano godere dell’insieme dei diritti che hanno beneficiato i propri padri”
Bas 04