Fragasso (Matera si muove) su situazione scolastica città

“Che partano le manifestazioni, che si scenda per le strade e sotto i Palazzi delle Istituzioni per esprimere il giusto dissenso e il disagio che subiscono oggi gli studenti della nostra Provincia”. Lo sostiene in una nota Daniele Fragasso, capogruppo di “Matera si Muove”, nell’esprimere “tutta la propria solidarietà e il proprio sostegno ai ragazzi che sembrano man mano stiano perdendo persino il diritto allo studio, tra strutture fatiscenti e pericolanti i cui problemi sono sorti proprio nelle settimane iniziali del nuovo anno scolastico. Riteniamo che ad uno studente poco importi e poco debbano interessare le attribuzioni di responsabilità di un ente piuttosto che di un altro. Ciò che è evidente e che più fa “incazzare” è il vuoto assoluto dello Stato in questo caso sotto tutte le sue forme. Abbiamo assistito da settembre a rimbalzi di responsabilità, silenzi, controlli e sopralluoghi tardivi quando uno screening andava fatto, ma questo lo capirebbe anche un bambino, nella stagione estiva; e neanche regge lo scaricabarile sulle maestranze quando dirigenti lautamente retribuiti e politici col caschetto fanno spallucce e spiegano come dei cronisti a posteriori cosa sia avvenuto in questa o in quell’altra struttura. Assistiamo ormai stanchi alle dichiarazioni dei vari assessori comunali abusivi sempre pronti al selfie ma mai operativi e capaci di prevenire , volti a voler riempire quel vuoto di un sindaco ormai ostaggio di un partito in fase di crollo proprio come le scuole che si affrettano a visitare , e sembra quasi vogliano specchiarsici. Il povero nuovo Presidente della Provincia che ha iniziato il suo mandato con un’eredità lasciata dal suo predecessore dello stesso partito (il PD) non proprio incoraggiante che sembra non saper da dove cominciare. Per non parlare di una giunta regionale che ormai più che governare sembra essere composta da tanti capi corrente che utilizzano la loro posizione per fare campagna elettorale tra una sagra del pecorino e un convegnuccio per parlare di prossimi finanziamenti ecce cc. Tutti specchietti per le allodole. Dulcis in fundo la fondazione Matera 2019, quel motore, quella struttura, che avrebbe il dovere di salvaguardare e tutelare la cultura qui e non altrove, altro non è diventato che uno strumento per quella stessa classe politica summenzionata per fare clientela, assunzioni, eventucoli per niente attrattivi e distanti dalla nostra gente e che se ne frega della Vera cultura. Quale cultura vogliamo insegnare, sostenere se ci manca la scuola?”. Manifestate ragazzi perché come ben dice un vostro striscione “LA RIVOLTA è IL LINGUAGGIO DI CHI NON VIENE ASCOLTATO”.

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