Il Garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza: “Gli Stati generali sulla natalità in Basilicata sicuramente saranno l'occasione per la politica di recuperare le sollecitazioni indicate dai nostri giovani e sulle quali si aspettano risposte”
“E’ stato presentata, nei giorni scorsi, un'indagine dell'istituto di ricerca Iard, con il supporto operativo di Mediatyche, dal titolo ‘Laboratorio Adolescenza’. Hanno partecipato 5670 studenti, di tutta Italia, dai tredici a diciannove anni”.
A darne notizia, il garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Vincenzo Giuliano, che continua: “Sette ragazzi su dieci aspirano a relazioni di coppia stabile e generativa, a certezze affettive e rapporti significativi, a cominciare da quelli con i genitori. E il malessere dei giovani non deriva dal Covid e dalla guerra in Ucraina ma, soprattutto, dal contesto sociale che abbiamo costruito intorno a loro. E ciò deve far riflettere la politica nel costruire per i giovani migliori condizioni per un futuro familiare”.
“Le nostre indagini – esplicita Giuliano – a partire da quella su ‘Alcool e giovani’ (2017), ‘Bullismo e cyberbullismo nelle scuole lucane’ (2019), ‘La didattica in Basilicata’ (2021), a ‘Giovani, social e pandemia’ (2022), già indicavano che i nostri minori manifestavano segnali in tal senso. Sul desiderio di crearsi una famiglia non avevamo fatto domande, però sull'insoddisfazione del proprio corpo nella nostra ricerca sul bullismo c'era corrispondenza, specie tra le donne. Il 33 per cento delle ragazze della seconda classe delle scuole superiori di Potenza e provincia – afferma Giuliano – si dichiarava insoddisfatto del proprio aspetto fisico, percentuale analoga a quella delle coetanee di Matera e provincia, mentre tra le ragazze della quinta superiore di Potenza la percentuale scendeva al 24 per cento, mentre a Matera rimaneva al 33 per cento. Tra i ragazzi si registravano percentuali leggermente inferiori. Sette ragazzi su dieci, poi, sull'indagine nazionale, risultavano dipendenti dai fashion blogger, influencer e varie mode digitali. E a ‘soffrire’ maggiormente su questo tema, nella nostra regione, sono sicuramente le ragazze con età compresa tra i 14 ed i 18 anni. Riscontravamo – prosegue il Garante – il 15 per cento delle donne che avevano poca accettazione di sé, del proprio aspetto fisico e soffriva di disturbi alimentari, il 23 per cento di ambosessi riscontrava problematiche nelle relazioni sociali con coetanei e non solo. IL 13 per cento delle donne ed il 10,15 per cento dei maschi soffriva di attacchi di panico, ansia e stress”.
“Ovviamente – sostiene la sociologa Myriam Russo, componente del tavolo tecnico del Garante – questo non vuole intendere che tutti i modelli social e le mode social siano sbagliate, anzi molti influencer e fashion blogger mostrano, oltre che attività sociali, sportive culturali, artistiche interessanti, anche il proprio volto, corpo o dettagli di loro stessi con le proprie imperfezioni esternandole a milioni di follower. Purtroppo, però, i giovani sono sempre alla ricerca della perfezione e tendono ad assorbire sempre tutto ciò che rientra nei canoni estetici condivisi dalla società, non accettando i propri ‘difetti’ anzi, addirittura, apportano delle modifiche alle proprie fotografie per cancellare ciò che non piace. Infatti, nell'indagine voluta dal Garante – sottolinea Myriam Russo – alcune ragazze scrivono di ‘avere sensazioni di ansia e timore nel pubblicare foto sui social se prima non sono modificate da opportune applicazioni’”.
“Per quanto riguarda la scuola – riferisce Giuliano – otto ragazzi su dieci vorrebbero un piano di studio personalizzato, anche nella scelta delle materie, chiedendo materie di educazione sessuale ed educazione al rispetto della diversità (genere, etnia, religione), sostenibilità e protezione dell'ambiente, prevenzione contro alcol e droghe, uso corretto dei social e linee guida per orientarsi su internet. Questo in sintonia con gli studenti lucani che chiedevano l’integrazione di nuovi programmi di studio in cui fossero presenti delle ore dedicate proprio a questi argomenti, oltre a maggiori spazi ricreativi che includessero l’arte, la cultura, l’attualità”.
“Gli Stati generali sulla natalità in Basilicata annunciati dal presidente Bardi per settembre – conclude Giuliano – sicuramente saranno l'occasione affinchè la politica possa recuperare le sollecitazioni che i nostri giovani hanno indicato e sulle quali si aspettano delle risposte”.