Il Garante per l’infanzia e l’adolescenza di Basilicata: “E’ il titolo del testo curato da Smaldone, che verrà presentato il 17 febbraio a Policoro. Le indagini su bullismo e cyberbullismo confermano un fenomeno in aumento tra i minori”
“Le indagini sul bullismo e cyberbullismo ogni anno ci confermano che, purtroppo, è un fenomeno in aumento tra i minori. Siamo passati, in Basilicata, dal 6% prima del COVID al 14 % oggi di vittime soprattutto del cyberbullismo tra gli 11 e i 13 anni. Infatti, esiste una quota di bulle che colpisce le compagne per isolarle e deriderle”. A dichiararlo è il garante per l’infanzia e l’adolescenza di Basilicata, Vincenzo Giuliano, in occasione della giornata nazionale sul bullismo e cyberbullismo. “L’82 % dei ragazzi Lucani – precisa Giuliano – tra gli 11 e 17 anni utilizza internet, con lo smartphone, tutti i giorni per più di 5 ore. La percentuale sì abbassa al 43% tra i bambini da 6 a 10 anni.
“Di fronte a tanti genitori e insegnanti, preoccupati da un non corretto utilizzo degli smartphone da parte dei minori – evidenzia il Garante – ho ritenuto mettere a disposizione degli stessi un interessante e condiviso lavoro dell'esperto digitale, Danilo Smaldone, che verrà presentato e consegnato ai genitori degli alunni e ai loro insegnanti il 17 febbraio a Policoro con il coinvolgimento dell’istituto comprensivo ‘Giovanni Paolo II’ e di tutte le autorità/agenzie educative interessate al problema”.
“’Genitori App e Minori-Suggerimenti d’uso’ è il titolo del testo. È un contributo concreto – conclude il Garante Giuliano – su come aiutare e sostenere le nuove generazioni a vivere in questo presente. Un presente in cui non esiste più distinzione tra vita reale e vita virtuale, tra esperienza reale ed esperienza virtuale. Internet è diventato la vita in cui succede e può succedere di tutto, tanto che la comunità scientifica continua a parlare di dipendenza da smartphone e da internet. Vietare, limitare, togliere, non aiuta i nostri figli a guarire dalla patologia dell’azione ecco perché siamo chiamati a educare e ad aiutare a gestire i rischi e la complessità di una società ipertecnologica ‘offrendo indicazioni sulla gestione e la configurazione degli strumenti di controllo parentale sulle principali piattaforme’”.