Il sindaco di Tito a Roma per mostra “Magia della luce”

 “Bisogna guardare dove l’occhio non vede: ci vogliamo appropriare dell’insegnamento di Lorenzo Ostuni, che con l’incisione degli specchi riusciva a indagare le fragilità dell’anima, per configurare a Tito, la città natale dell’artista, uno spazio che valorizzi la sua ricerca e le sue opere e che per il visitatore rappresenti un’esperienza visiva unica dentro la quale riflettersi e immergersi”. Lo ha dichiarato oggi il sindaco di Tito, Graziano Scavone, all’inaugurazione della mostra “Magia della luce. Specchio e simbolo nell’opera di Lorenzo Ostuni” a Roma, al Casino dei principi di villa Torlonia.
“Dopo aver accolto la disponibilità della famiglia Ostuni e della famiglia Laurini, proprietaria a Tito di un palazzo storico prossimo ai luoghi in cui l’artista ha trascorso l’infanzia, l’amministrazione comunale ambisce alla realizzazione dell’Istituto europeo del Simbolo attraverso la costituzione di una fondazione”, ha spiegato il sindaco. “Lost experience, il progetto di respiro internazionale che il Comune di Tito ha sviluppato, può rappresentare un attrattore unico nel suo genere e inserirsi così nell'offerta culturale di Matera 2019”. Il progetto ha già suscitato l'interesse del Ministero dei Beni e delle attività culturali, dell'Agenzia di Sviluppo e coesione territoriale, della Regione Basilicata e della Fondazione Carical. “Siamo impegnati in questi giorni, grazie anche al prezioso contributo del consigliere regionale Vito Santarsiero e del presidente del Consiglio comunale Giusy Laurino, a definire le modalità di compartecipazione degli enti e dei soggetti privati nella fondazione e avviare le procedure per l'ottenimento delle risorse necessarie alla musealizzazione di un contenitore che ospiterà le meravigliose opere di Lorenzo Ostuni nella sua e nostra amata città”.
“La mostra ‘Magia della luce’ inaugurata oggi nella capitale – conclude il sindaco Scavone – oltre a essere un evento di straordinaria bellezza e importanza, ci inorgoglisce e ci fornisce la carica necessaria per completare un percorso, quello della valorizzazione della figura e delle opere di Ostuni, iniziato due anni fa con l’intitolazione della biblioteca comunale”. “Gli studi e la sua raccolta di simboli di ogni cultura, le opere su pietra e sugli specchi, le originali tecniche d’indagine, il suo percorso di ricerca, l’unicità e lo spessore del pensiero, sono elementi di assoluto interesse che potranno attirare visitatori e studiosi da ogni parte del mondo”.
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