“La visita di una delegazione del Comitato Parlamentare di controllo Schengen, Europol e immigrazione a Palazzo San Gervasio ha avuto l'indiscusso merito di riaccendere l'attenzione su due questioni rilevanti: l'ospitalità degli immigrati che in alcune centinaia hanno già raggiunto l'Alto Bradano per la campagna della grande raccolta di prodotti ortofrutticoli, innanzitutto pomodori, e la presenza organizzata del caporalato”. E' quanto sostiene Giacomo Nardiello, della direzione nazionale e componente la segreteria regionale del Pdci-FdS.
“Intanto – sottolinea – si registrano ritardi nei servizi di accoglienza dei lavoratori extracomunitari nonostante l’intervento approvato, sia pure di recente, dalla Giunta Regionale, con il finanziamento di 190 mila euro al Comune di Palazzo S.G. Si tratta pertanto di individuarne le motivazioni e di superare gli ostacoli”.
Nel ricordare di aver sottoscritto insieme ai consiglieri Emilia Simonetti, Luigi Scaglione, Rosa Mastrosimone e Antonio Di Sanza, allo scadere della precedente legislatura, la proposta di legge, “Norme per l’accoglienza, l’integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri nella regione Basilicata”, Nardiello evidenzia che “l’immigrazione di cittadini stranieri nel territorio regionale è un fenomeno costante e strutturale, inserito nel più ampio scenario nazionale ed internazionale, che caratterizza l’attuale fase storica e le prospettive future della Basilicata. La presenza dei cittadini stranieri contribuisce allo sviluppo economico e sociale dei nostri territori in considerazione innanzitutto di un concreto e numeroso inserimento nel mondo del lavoro anche in ambiti particolarmente delicati e rilevanti quali il lavoro domestico e di assistenza alla persona. Di fronte alle tendenze indicate occorre promuovere un’azione della Regione Basilicata da sviluppare nel rispetto delle competenze costituzionali. Di qui la necessità di attivare tutte le misure previste. Inoltre – dice Nardiello – va rafforzata la vigilanza di forze dell'ordine e Ispettorato del Lavoro contro il fenomeno del caporalato che è sempre presente nelle campagne lucane, con aspetti in parte indediti, attraverso il controllo, in alcuni casi, di cittadini extraxcomunitari che incassano 10euro al giorno per ogni stagionale avviato alla raccolta dei pomodori”.
(bas – 04)