Impugnativa decreto Mise, la soddisfazione di Romaniello

Per il consigliere del Gruppo Misto la decisione del Consiglio regionale “è l’occasione per riconnettere le istituzioni con i cittadini e ricostruire un clima di fiducia”

Il consigliere regionale del Gruppo Misto Gianni Romaniello esprime &ldquo;soddisfazione&rdquo; per l&rsquo;approvazione della mozione che ha presentato con il consigliere Mollica, &ldquo;con cui il Consiglio impegna finalmente la Giunta ad impugnare dinanzi al Tar del Lazio il &lsquo;disciplinare tipo&rsquo; con il quale si d&agrave; attuazione all&rsquo;art. 38 del decreto-legge n. 133/2014, il cosiddetto Sblocca Italia, in particolare per quanto riguarda la disciplina delle attivit&agrave; di ricerca e di coltivazione degli idrocarburi, in ragione della lesivit&agrave; delle prerogative costituzionali riservate alle regioni nonch&eacute; a promuovere contestualmente il conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Con tale decisione &ndash; afferma Romaniello -, il Consiglio si mette finalmente in sintonia con il sentire comune dei lucani, i quali sempre pi&ugrave; vedono il petrolio non come una risorsa per il nostro territorio ma prevalentemente come un problema con effetti devastanti sulla salute, l&rsquo;agricoltura, la risorsa idrica. Sia questa, pertanto, l&rsquo;occasione per riconnettere le istituzioni con i cittadini e ricostruire un clima di fiducia, pesantemente messo un discussione il 4 dicembre scorso, quando, in occasione dell&rsquo;approvazione di una risoluzione approvata a maggioranza che impegnava il presidente della Giunta regionale &lsquo;ad impugnare l&rsquo;articolo 38 dello &lsquo;Sblocca Italia&rsquo; qualora non fossero state ripristinate le prerogative regionali&rsquo;, la Regione fu percepita come soccombente rispetto ad una scelta imposta a livello nazionale. Le prerogative della Regione non sono state, nel frattempo, ripristinate e la impugnativa appare come unico strumento per riaffermare e rivendicare il ruolo politico della Regione in relazione alla capacit&agrave; di decidere su temi fondamentali quali la qualit&agrave; dello sviluppo del proprio territorio. Esempio eclatante in tal senso, proprio di questi giorni, &egrave; la richiesta di ricerca petrolifera nella zona del Vulture, territorio a vocazione turistica ed agroalimentare che pesantemente verrebbe danneggiato da una decisione che la Regione, grazie al Decreto Sblocca Italia, rischia di non avere alcuno strumento per contrastare&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Auspichiamo, pertanto &ndash; aggiunge l&rsquo;esponente del gruppo Misto -, che quella presa oggi dal Consiglio regionale sia una scelta decisa e convinta, in grado di mandare un messaggio alle compagnie petrolifere le quali, proprio grazie all&rsquo;art. 38 dello Sblocca Italia, indirizzano le richieste di ricerca di nuovi giacimenti al Ministero dello Sviluppo economico anzich&eacute; alla Regione Basilicata. Appare, inoltre, quanto mai necessario recuperare il rapporto con le Regioni che hanno gi&agrave; impugnato il decreto &lsquo;Sblocca Italia&rsquo;, al fine di contrastare in maniera unitaria quella che in modo sempre pi&ugrave; evidente &egrave; la volont&agrave; del Governo nazionale di riportare al centro decisioni che ora spettano alle Regioni riformando il Titolo V della Costituzione. In tal senso, l&rsquo;impugnativa pu&ograve; rappresentare uno strumento essenziale per la difesa delle prerogative regionali previste dalla Costituzione Italiana, pesantemente messe in discussione dall&rsquo;art. 38 del decreto, ma anche dagli art. 35,36 e 36 bis dello stesso, i quali tendono a realizzare, appunto, un&rsquo;idea di ricentralizzazione in materia ambientale e, in generale, sulle politiche territoriali, con evidente messa in discussione del regionalismo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Al di la di posizioni pregiudiziali &ndash; conclude Romaniello -, &egrave; necessario continuare a battersi per contrastare l&rsquo;art. 38 dello &ldquo;Sblocca Italia&ldquo; per evitare di consegnare la Basilicata alle compagnie petrolifere e contrapporsi al processo di espoliazione e di violazione dell&rsquo;art. 117 della Costituzione da parte del Governo nazionale. Oggi, con l&rsquo;approvazione della nostra mozione, &egrave; stato fatto un passo importante in questa direzione. Non possiamo che auspicare che questo sia solo il primo passo di una strategia di contrasto che possa continuare con tutte le iniziative possibili, da promuovere sul territorio regionale&rdquo;.&nbsp;

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