Interrogazione di Rosa e Pici (Pdl) su sisma1998 lagonegrese

Per i consiglieri del Pdl “la Basilicata di De Filippo interpreta le leggi a suo modo, specie quando si tratta di adempiere a obblighi istituzionali quali rispondere alle interrogazioni consiliari”

“Il vizio di ignorare le richieste di informazioni e di non voler dare risposte è sempre vivo, soprattutto, quando poi si evidenzia l’inerzia e l’incapacità di risolvere i problemi dei cittadini e delle comunità lucane. Il 9 febbraio scorso – ricordano Rosa e Pici – è stata protocollata un’interrogazione avente ad oggetto gli eventi sismici del 1990/1991 che hanno colpito i territori della Basilicata, ovviamente sino ad oggi nessuna risposta da parte del governo regionale. La Basilicata di De Filippo interpreta le leggi a suo modo, specie quando si tratta di adempiere a obblighi istituzionali quali rispondere alle interrogazioni consiliari”.

“Oggi – comunicano gli esponenti del Pdl – abbiamo presentato una nuova interrogazione per chiedere immediati provvedimenti rispetto ad un altro terremoto, quello del 1998 del Lagonegrese, con la speranza che a Viale Verrastro e negli uffici del Dipartimento Opere Pubbliche e della Protezione Civile non se ne siano dimenticati. Ricordiamo che il terremoto colpì una vasta area del Lagonegrese – Pollino comprendente ben 27 Comuni. In merito ben due leggi: la n. 226 del 1999, che disciplina gli interventi per il finanziamento della ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto e la Legge regionale n. 4 del 2006 dove agli articoli 2 e 3 si stabilisce un supporto finanziario ai Comuni finalizzato a rafforzare gli uffici tecnici ‘anche avvalendosi di qualificati professionisti quali consulenti esterni’ al fine di consentire la regolare prosecuzione e completamento delle attività di ricostruzione. Con la delibera di Giunta n.1776 del 29 ottobre 2010 sono state assegnate le risorse finanziarie per la prosecuzione delle attività delegate alle strutture tecniche a supporto degli uffici comunali interessati dalla ricostruzione nelle aree colpite dal sisma del 9 settembre 1998 con una spesa annua complessiva pari a circa 929.610,00 euro periodo luglio 2010/giugno 2011 e con 46 tecnici convenzionati. Oggi non ci sono più i finanziamenti e, conseguentemente, dal mese di luglio 2011 i Comuni sono rimasti sguarniti di questo supporto tecnico con un evidente blocco dell’avanzamento delle pratiche relative al sisma. Chiaramente le disponibilità finanziarie dei Comuni, molti di essi sono piccole comunità, non permettono in autonomia di supportare la continuazione di dette collaborazioni. A seguito di numerose segnalazioni da parte di cittadini ed anche consiglieri di molti Comuni dell’area, ci risulta che sino ad oggi, nessun nuovo atto sia stato emesso da parte della Regione Basilicata per il finanziamento dei Comuni finalizzato alla prosecuzione di detta attività, nonostante vi sia uno specifico obbligo normativo relativo alla legge regionale 4/2006”.

“Pertanto – sottolineano Rosa e Pici – abbiamo chiesto al presidente De Filippo un intervento immediato per soddisfare le legittime ed urgenti esigenze dei Comuni e dei cittadini danneggiati dal sisma. Inoltre, all’assessore Rosa Gentile chiediamo che faccia sapere quali provvedimenti l’Amministrazione regionale vuole adottare, oltre ai motivi della mancata risposta all’interrogazione del 9 febbraio, ricordando, meglio ritornarci, che qualche altro sisma nel 1990 e 1991 ha colpito la Basilicata. All’epoca c’era la Prima Repubblica, c’era la Democrazia cristiana e l’attuale Governatore muoveva i suoi primi passi nella Balena Bianca”.

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