Intesa Regione Sindacati sul personale ex Comunità Montane

Garantiti sia gli assunti che i precari. Ci sarà un ruolo speciale regionale. De Filippo: Abbiamo tagliato poltrone, non posti di lavoro, per migliorare i servizi”

Un’intesa per garantire i lavoratori delle ex comunità montane nel passaggio al nuovo sistema di governance delle Aree Programma è stata raggiunta da Regione Basilicata e i sindacati Cgil, Cisl e Uil. L’accordo, dando seguito a quelle che erano le volontà dichiarate dalla giunta presieduta da Vito De Filippo all’atto dell’approvazione nelle nuove norme, garantisce sia i lavoratori regolarmente assunti presso le Comunità Montane che quelli impiegati con contratti Lsu e Cococo. Il tutto partendo da un “impegno della Regione al finanziamento integrale delle spese per il personale” espressamente richiamato nell’accordo sottoscritto con i sindacati.
Per il personale assunto, si procederà alla istituzione di un ruolo speciale regionale ad esaurimento e alla stipula di accordi di mobilità per ciascuna area programma che saranno definiti tra gli enti interessati e le organizzazioni sindacali. Si procederà alla individuazione delle amministrazioni interessate ad acquisire personale proveniente dalla ex Comunità Montane e si definiranno compiti e dotazione organica (per categoria e profilo professionale) degli “Uffici Comuni” che dovranno svolgere i compiti nelle diverse aree programma.
Nell’attuazione della mobilità, si salvaguarderà “la permanenza dei lavoratori nelle aree geografiche corrispondenti alle ex Comunità Montane e che ricomprendono il comune di residenza” cercando di limitare le percorrenze verso le nuove sedi di lavoro. I processi di mobilità garantiranno inoltre professionalità acquisiti e relativi trattamenti giuridici ed economici”. Si procederà, inoltre,a d incentivare la mobilità volontaria verso altri enti e amministrazioni e sarà garantita un’area di contrattazione decentrata “il più possibile contigua a quella della Regione Basilicata, tale da garantire uniformità sul territorio regionale”:
Quanto al personale Lsu e CoCo Co in servizio presso le Comunità Montane e l’Uncem regionale, l’intesa garantisce il mantenimento dello status economico e giuridico già acquisito e sancisce che “la Regione Basilicata acquisirà la titolarità dei progetti per il tempo necessario a individuare gli enti che saranno destinatari delle deleghe in materia di formazione e ambiente. Agli stessi enti, ai quali saranno trasferiti i sopra citati lavoratori precari, La Regione Basilicata assicurerà le risorse necessarie al mantenimento del suddetto personale, anche al fine di avviare e concludere futuri percorsi di stabilizzazione”.
“Si tratta di un intesa che esplicita solamente quelle che erano comunque delle idee ben chiare della Giunta – spiega il presidente De Filippo – poiché avevamo da sempre sostenuto che la riforma tagliava poltrone non posti di lavoro. I dipendenti saranno tutti garantiti nel migliore dei modi e questo anche perché su di loro contiamo per fornire servizi adeguati a tutti i territori”.

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