“Dopo tante campane a morte quella che è suonata oggi nell’assemblea di iscritti alla Uilm e lavoratori della Fiat di Melfi è decisamente di suono diverso. Le tute blu e la Sata si riprendono la scena con un messaggio di responsabile consapevolezza della portata storica dell’investimento Fiat”. E’ quanto emerso oggi dall’assemblea generale della Uil della Basilicata promossa dopo l’annuncio del ricorso alla cassa integrazione a rotazione per i dipendenti dello stabilimento di Melfi.
“Gli operai – è scritto in una nota – hanno dimostrato di aver capito le motivazioni del ricorso alla Cigs a rotazione per due anni, indispensabile per continuare a produrre la Punto ed adeguare lo stabilimento alla produzione di due nuovi modelli a marchio Fiat e Jeep, e quindi di non dare credito alle sirene apocalittiche sostenendo la linea responsabile della Uilm. C’è dunque la conferma che partono gli investimenti annunciati e che non hanno mai nemmeno sfiorato l’ammontare di un miliardo di euro. Il segno che spende un miliardo di euro per la Sata di Melfi è dato proprio dall’annuncio di Cigs. Saranno – conclude la nota – un paio di anni con una retribuzione ridotta per chi ci lavora, ma in prospettiva la sicurezza produttiva in Basilicata è assicurata anche dai mercati esteri".
bas 07