Il capogruppo del Psi in Consiglio regionale ha presentato un’interrogazione all’assessore Mastrosimone per conoscere le ragioni della mancata predisposizione del documento
“Dal Piano Its – Istituti Tecnici Superiori – per il 2011-2012 presentato nei giorni scorsi dal ministro all’Istruzione Gelmini risulta l’assenza di un Piano della Regione Basilicata, tra le poche inadempienti, mentre, a partire dal prossimo mese di settembre, saranno attivate 85 scuole speciali di tecnologia in quasi tutto il Paese”. E’ quanto sostiene il capogruppo del Psi in Consiglio regionale Rocco Vita che ha presentato un’interrogazione per sapere dall’assessore alla Formazione Rosa Mastrosimone “le ragioni della mancata predisposizione del Piano regionale Its che ci vede tra le pochissime Regioni assenti dal Piano del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”. Vita chiede inoltre all’assessore “quali azioni intende mettere in campo nel tentativo di recuperare il ritardo attraverso la ripresa della concertazione con l’Ufficio scolastico regionale e il Miur” e “quali sono i programmi per un maggiore raccordo tra mondo del lavoro e istruzione, in particolare all’interno delle misure previste dal Po Fse 2007-2013”.
Nel ricordare che “alla istituzione degli Its nel 2007 ha contribuito anche la Regione Basilicata insieme ad altre 15 Regioni italiane, quali organismi costituiti da scuole, università e imprese allo scopo di dare vita ad un’autentica integrazione tra istruzione, formazione e lavoro”, Vita evidenzia che “gli Its non sono un prolungamento del sesto e settimo anno della scuola superiore ma corsi professionalizzanti di alta specializzazione tecnica realizzati secondo i modelli internazionali più avanzati, in parallelo ai percorsi universitari e, in base alla recente riforma dell’Università, sostituiranno in parte e in modo progressivo, numerosi corsi accademici a carattere tecnico-professionale. Inoltre, gli Its, secondo le linee del Piano 2011-2012 del Miur formeranno ‘super-tecnici’ nelle aree tecnologiche dell’efficienza energetica, della mobilità sostenibile negli ambiti della logistica, del trasporto aereo, marittimo e ferroviario; oltre che di nuove tecnologie per il made in Italy, negli ambiti: meccanica, moda, alimentare, casa e servizi alle imprese; beni e attività culturali; informazione e comunicazione; tecnologie della vita”.
“L’ultimo rapporto dell’Ocse – aggiunge il capogruppo socialista – ha dato grande risalto all’avvio degli Its e in particolare a queste tipologie di relazione con il sistema universitario e con quello delle imprese che richiedono competenze non definite esclusivamente dalle scuole, tenuto conto che nel nostro Paese, il deficit annuo di tecnici intermedi è di circa 110mila unità, che le aziende non trovano le professionalità tecniche di cui necessitano e questa carenza costituisce un ulteriore elemento di debolezza nella competitività internazionale. Nell'anno scolastico 2011/2012, sulla base dei dati del Miur relativi alle pre-iscrizioni, si registra una ripresa delle iscrizioni agli istituti tecnici rispetto allo scorso anno scolastico (+0,4%), aumenta la preferenza per il settore Tecnologico (+1,1%) e aumentano anche gli studenti iscritti al Liceo scientifico per l’opzione scienze applicate (+1,9%), a dimostrazione che occorre accrescere l'azione di diffusione culturale del recupero della valenza formativa del lavoro e dell'istruzione tecnica e professionale. Infine, secondo le prime anticipazioni del Miur il personale docente per il Piano Its dovrebbe essere reclutato per il 50% dalla scuola pubblica e per il 50% da imprese ed organismi di imprese, con una forte penalizzazione per la Basilicata che non disponendo di un proprio Piano non potrà procedere al reclutamento di personale docente e quindi alla possibilità di nuova occupazione di giovani laureati”.