“Resta aperta la ‘questione’ della rappresentanza dei cattolici e moderati”.
L’esito dei ballottaggi in Basilicata segna la vittoria “bulgara” del centrosinistra a Melfi e una situazione del tutto anomala a Pisticci dove il Pd (e con esso buona parte del centrosinistra) è maggioranza ed opposizione al tempo stesso. E’ il commento della segreteria regionale della Dc della Basilicata sottolineando che se non si ristabiliscono le regole democratiche per consentire all’opposizione di svolgere il compito da sempre attribuito nelle consultazioni elettorali che è quello di minoranza consiliare autonoma a rimetterci è la credibilità delle istituzioni locali e con essa a guadagnarci saranno solo la sfiducia popolare e l’antipolitica come dimostra la crescita dell’astensionismo ancora più marcata nei ballottaggi.
Per la Dc i risultati dei ballottaggi come del primo turno in Basilicata dovrebbero suonare la “sveglia” innanzitutto ai gruppi dirigenti regionali, provinciali e locali del Pdl e contestualmente provocare la reazione di ceti cattolici e moderati che non si riconoscono in questo centrosinistra che fagocita ogni forma, anche la più elementare, di dissenso.
Serve – sottolinea la segreteria dello scudo crociato – un progetto credibile ed autenticamente alternativo alla maggioranza regionale che faccia prevalere i valori civili e sociali dei cattolici, delle famiglie, dei ceti più deboli e dei territori più emarginati e discriminati dai programmi di spesa e di interventi regionali.
Sarebbe ora che il Pdl non segua l’esempio del Pd di “inglobare” ogni autonoma espressione politica dei cattolici e dei moderati e affronti, prioritariamente, con umiltà e rispetto la “questione” della rappresentanza dei cattolici.
BAS 05