Circa tremila residenti negli anni cinquanta, poco più di seimila nel 2001 e 7.150 nel 2010. Sono soltanto alcune delle cifre fornite dal Sindaco di Tito, Pasquale Scavone, nel corso di una tavola rotonda sul tema “Tito: Dagli anni 50 ai giorni nostri”, svoltasi presso l’Auditorium Don Domenico Scavone. Nel corso dell’incontro, promosso dall’Amministrazione comunale e moderato dal Caporedattore della TGR Basilicata, Oreste Lo Pomo, il Primo cittadino e quattro autorevoli testimoni hanno riletto con un pizzico di nostalgia ( ma con lo sguardo rivolto al futuro) le pagine più importanti della storia titese degli ultimi cinquant’anni. Alfonso Pascale, (“tra i protagonisti della politica locale e nazionale”- ha evidenziato il Sindaco-) ha ricordato il grande lavoro svolto negli anni 50’ e 60’ dai rappresentanti della classe dirigente di quegli anni, che sulle macerie della guerra – ha sottolineato- furono in grado di ricostruire una democrazia forte, ed ha puntato l’indice contro i successori, incapaci – secondo Pascale – di governare i processi di modernizzazione. Tommaso Sorrentino (già Consigliere regionale ed esponente di primo piano della politica locale) ha invece ricordato, attraverso la ricostruzione di alcuni divertenti aneddoti, i sindaci che hanno governato il paese negli ultimi 50 anni. Il Notaio Giancarlo Laurini, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato e una delle figure più illustri di Tito, ha invece posto l’accento sull’importanza del recupero della nostra identità (e degli antichi valori di una volta) per disegnare un futuro migliore. Don Nicola Laurenzana (figura storica della chiesa locale) ha tracciato una breve biografia dei protagonisti della serata e delle loro famiglie. Il suo intervento si è però concluso con un’amara constatazione. Nel denunciare l’assenza di giovani in platea, il sacerdote ha invitato le famiglie, ma anche le associazioni presenti sul territorio, a vigilare sui nostri ragazzi, che “non ascoltano e fanno di testa loro”. Concludendo la serata, il Sindaco di Tito ha parlato della crisi economica (ma anche di valori) che stiamo vivendo, e della necessità che ognuno di noi faccia la propria parte per superare questo difficile momento.
(bas – 04)