“Continua l’impegno delle Province per sensibilizzare e mettere in moto investimenti nel campo dell’edilizia sostenibile e dell’efficienza energetica”.
Con queste parole il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza che questa mattina, a Roma, in qualità di responsabile Ambiente Upi, ha incontrato assieme al Presidente Upi Castiglione, l’amministratore delegato di Gse (Gestore servizi energetici), Nando Pasquali, ha commentato il percorso di sinergia iniziato tra Upi e Gse. Sinergia finalizzata a promuovere insieme la conoscenza e la diffusione della produzione di energia da fonti rinnovabili, attivando in particolare processi di informazione e sensibilizzazione per fare comprendere ai cittadini i benefici e i vantaggi pratici dello sviluppo di questi nuovi sistemi.
Sarà infatti sottoscritto, nelle prossime settimane, un protocollo d’intesa tra Upi e Gse, per promuovere programmi di informazione e formazione per esperti e certificatori in materia di impianti di energie rinnovabili; favorire lo scambio e l’implementazione della banche dati relative alle installazioni sul territorio, per un migliore governo delle informazioni; monitorare e semplificare il sistema delle autorizzazioni, anche al fine di implementare gli strumenti a disposizione per la prevenzione dei reati ambientali.
“L’adesione al Patto dei sindaci – lanciato dalla Commissione europea nel 2008 per coinvolgere attivamente le città europee sul tema della sostenibilità – e il riconoscimento di 43 province italiane come strutture di supporto al Patto, che sostengono i comuni nella redazione dei Paes (Piani di azione per la sostenibilità energetica), ci proietta – ha affermato Lacorazza – nella direzione di un modello sostenibile di sviluppo. Un modello, del resto, implicito nella strategia 2020 dell’Unione europea i cui capisaldi sono la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva”.
“A sostegno di un tale modello, anche grazie al lavoro di sensibilizzazione messo in campo dalle Province, si sta rafforzando – ha concluso – la rete istituzionale, che va allargata sempre di più all’associazionismo e alla società civile, per fondare lo sviluppo su un diverso equilibrio tra ciò che consumiamo e ciò che lasceremo alle nuove generazioni”. (r.s.)
BAS 05