“E’ necessario tenere alta l’attenzione riguardo al controllo del territorio, a tutela della qualità ambientale”. È quanto ha detto il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, riconoscendo l’importante lavoro dell’assessore Massimo Macchia e raccogliendo le sollecitazioni della consigliera provinciale Angela Latorraca (Pd).
“Credo che l’episodio della diga del Pertusillo ponga l’esigenza di condividere la necessità di potenziare e ottimizzare il sistema dei controlli ambientali sul territorio. Per la risorsa acqua – ha spiegato Lacorazza – accanto ad alcuni problemi delle reti e degli impianti, ve ne sono altri di natura politico-amministrativa che riguardano i soggetti che operano per il servizio idrico integrato. Gli stessi tagli operati dal Governo nazionale, ci portano anche a ragionare sul destino dei Consorzi di bonifica, così come, a proposito, risulta importante la messa in esercizio di nuovi depuratori in Val d’Agri, nei centri di Montemurro, Spinoso e Tramutola”.
Secondo il presidente, “un sistema integrato e coordinato tra istituzioni ed Enti, anche alla luce dell’aggiudicazione della gara per il monitoraggio ambientale in Val d’Agri e dello stesso Osservatorio localizzato a Marsico Nuovo, e una corretta governance, darebbero più costanza e immediatezza di risposte a parità, o addirittura, con meno costi. Penso che per ottenere dei risultati concreti – ha continuato il presidente – il tema del monitoraggio e controllo ambientale debba essere affrontato in maniera sinergica attraverso collaborazioni tra Regione Basilicata, Provincia di Potenza, Comuni dei vari invasi, Corpo forestale dello Stato e Polizia provinciale e non basandosi, invece, su singole attività sprovviste di un coordinamento comune”.
“La Provincia di Potenza non mancherà di svolgere le proprie funzioni, soprattutto in questa fase in cui la problematica relativa allo sfruttamento delle risorse della regione, riveste particolare attualità per le estrazioni petrolifere in Val d’Agri e l’impatto ambientale che esse determinano e lo sfruttamento della risorsa acqua. Ovviamente – ha concluso Lacorazza – condizione necessaria perché questo Ente possa potenziare le funzioni di controllo relativamente alla salvaguardia di tutti i bacini idrici presenti sul suo territorio risulta essere il potenziamento tecnico e organizzativo delle nostre strutture sia amministrative sia di polizia, attuabile attraverso adeguati investimenti di risorse finanziarie attualmente non disponibili”. (r.a.)
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