“La Basilicata pur avendo un ruolo di primo piano nell'approvvigionamento energetico italiano che, in questo particolare momento con il conflitto libico, assume una rilevanza ancor maggiore, non può diventare terra di conquista delle multinazionali che impongono trivellazioni indiscriminate, senza tenere conto delle peculiarità del territorio, mettendo in primo piano le ragioni del rifornimento rispetto a quelle della salvaguardia della salute e dell'ambiente”. E' quanto dichiara il segretario regionale di Udeur-Popolari per il Sud, Sergio Lapenna.
“La nostra regione, infatti, – prosegue – sta pagando un prezzo molto alto per le trivellazioni senza che, come più volte ribadito, queste abbiano portato alcun beneficio in termini economici e di sviluppo. Anzi – sottolinea Lapenna- secondo alcune fonti proprio gli abitanti della Val d'Agri si ammalano con una percentuale di ben due volte superiore alla media degli abitanti del resto della Regione, oltre a registrarsi una crescita costante delle malattie tumorali con un'incidenza ben superiore alla media italiana.
Noi Popolari per il Sud ribadiamo la imprescindibilità dell'approvvigionamento energetico, ma siamo fortemente contrari al fatto che la Basilicata diventi terra di conquista. E' necessario – conclude Lapenna- difendere prima di tutto i diritti dei cittadini e tutelare le risorse ambientali, perché autorizzare le trivellazioni indiscriminate significa calpestare questi diritti, oltre che lo sviluppo turistico e la qualità del territorio”.
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