“Quanto è accaduto negli ultimi tempi con gli atti vandalici e furti in alcuni istituti scolastici della regione e, in particolare, di Matera accresce la preoccupazione di tutti perché indebolisce il sistema lucano della formazione e dell’istruzione che, al contrario, va sempre più sostenuto ed aiutato”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Formazione, Roberto Cifarelli, che questa mattina ha partecipato a un incontro tenutosi nella sede dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Matera per affrontare insieme ai rappresentanti delle altre istituzioni questa emergenza. Oltre a Cifarelli hanno partecipato Rosaria Cancelliere Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale di Matera, Michele Casino, Assessore alle Infrastrutture del Comune di Matera, Pasquale Costante in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Regionale, Filippo Squicciarini Ispettore Polizia Postale di Matera, Vincenzo Fiore Dirigente Regione Basilicata, e i dirigenti scolastici Michele Ventrelli dell’Istituto Comprensivo Pascoli , Maria Rosaria Santeramo Istituto Comprensivo Minozzi – Festa e Angela Martulli dell’Istituto Torraca.
“Il mondo della scuola – ha aggiunto Cifarelli – è oggetto di attenzione particolare da parte della Regione Basilicata. In particolare, si stanno realizzando investimenti importanti nel campo delle infrastrutture digitali considerato che sono stati destinati circa 10 milioni di euro per 122 scuole lucane per la realizzazione di classi 2.0”.
Il proficuo confronto e la disponibilità delle Istituzioni ed Enti presenti questa mattina, ha portato ad individuare le possibili contromisure da mettere in campo: attrezzare le scuole di radioallarmi e videocamere installati all’ingresso degli Istituti e delle aule/laboratorio, applicare a tutti gli apparecchi (pc, tablet, e altro) uno speciale software di controllo hardware in grado di segnalare, attraverso la rete, l’esatta posizione di quell’apparecchio informatico, anche in caso di computer smembrato. Di conseguenza, le soluzioni individuate vanno rese coerenti con le risorse economiche da reperire e necessarie per offrire più sicurezza e più tranquillità agli operatori scolastici e alle famiglie.
“Nell’auspicio che contromisure di questo tipo possano rappresentare un forte deterrente nei confronti di episodi così deprecabili, ci auguriamo – ha concluso Cifarelli – che in un immediato futuro, gli Istituti Scolastici vengano vissuti esclusivamente come soggetti promotori di formazione e cultura, centri attivi di socialità e di inclusione. Il futuro dei nostri figli dipenderà da quanta “buona scuola” riusciremo a trasmettere”.
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