"Abbiamo appreso a mezzo stampa dell'impegno profuso dal presidente Stella, per assicurare il trasporto balneare nel periodo estivo in molti comuni della nostra provincia, e ci tocca prendere atto che evidentemente per l'Ente di Via Ridola e' preferibile mandare i cittadini a rinfrescarsi al mare anziché a soffrire la calura estiva nello stabilimento Fiat di Melfi".
E’ quanto affermano in un comunicato gli operai di Grassano della Fiat Sata Melfi riuniti in un Comitato civico, che “lamentano disagi per poter raggiungere il posto di lavoro su un percorso lungo e disagevole, in orari assurdi e su pullman da terzo mondo sui quali, come già segnalato ai funzionari della Provincia l'aria condizionata ancora non e' stata inventata.
"La vicenda – prosegue la nota del Comitato – e' vecchia di almeno due anni, e nonostante le assicurazioni ricevute per una rapida soluzione del problema, e' rimasto tutto invariato. L'unica novità e' ormai la consapevolezza di essere stati beffati dal Presidente della Provincia e dalla sua Giunta. Infatti – sottolineano gli operai – se con un comunicato stampa del 30 marzo Stella dichiaro' che in un paio di settimane tutto si sarebbe risolto, e non e' stato risolto un bel niente, significa che in danno di una cinquantina di lavoratori si e' consumata una beffa vera e propria".
"Evidentemente per la Provincia di Matera e' più facile sollevare polveroni e occuparsi di problemi di altri Enti, che impegnarsi a gestire adeguatamente le proprie deleghe. In fondo che cosa chiediamo?" insistono gli operai. "Solamente che venga istituita una linea diretta Grassano-San Nicola di Melfi via Bradanica adottando accorgimenti per ridurre gli eccessivi tempi di percorrenza. E' assurdo pretendere che in nome dell'ottimizzazione del servizio debbano essere i sindaci a indicare eventuali linee da sopprimere quando poi sulle nuove istituzioni decide la Provincia nella sua autonomia. Gli uffici sanno bene quali sono le linee da sopprimere e dove sono gli sprechi, perché non intervengono? Evidentemente stiamo parlando di sprechi che servono a ripianare il bilancio del Consorzio e dei suoi aderenti, sui quali crediamo sia arrivato il momento che la Regione, la Corte dei Conti e altri Organi preposti intervengano per sanzionare sugli sprechi, ma anche per pretendere l'utilizzo di automezzi adeguati".
"Vi sono pullman che vanno e vengono con nessuno a bordo (a volte una due persone) ma si lesina su pochi spiccioli occorrenti per eliminare il disagio di esseri umani che conducono una vita da zombi per la caparbietà di qualcuno.
La Provincia porti pure i villeggianti al mare, – conclude la nota del Comitato lavoratori Fiat – ma contribuisca a migliorare la qualità della vita anche ai lavoratori di Grassano costretti a fare giornalmente quattro cinque ore di viaggio per un tozzo di pane".
BAS 05