La solidarietà in senso stretto è intesa come generosità dell’anima, ossia nel mettersi al servizio del prossimo, aiutare chi da solo non può farcela. L’ Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “G. Fortunato” di Potenza – si legge in una nota scritta da alcuni studenti – è molto sensibile a questa tematica e sono diverse le iniziative che vengono proposte agli alunni, al fine di coinvolgerli tutti e fra questi soprattutto i diversamente abili. Attività che mirano all’integrazione dei disabili organizzate da associazioni di volontariato all’esterno dell’ Istituto hanno coinvolto, in perfetta sinergia, docenti ed alunni dell’Ipaa come spettatori ben amalgamati: ad esempio alcuni alunni disabili dell’Istituto, accompagnati da docenti e compagni di classe, hanno assistito alla recente rappresentazione teatrale “La pace” tratta dall’omonima commedia di Aristofane ed esibita al Teatro Stabile, iniziativa organizzata dall’associazione Potentialmente onlus che da anni si occupa dell’integrazione dei ragazzi disabili nella città di Potenza. Gli attori, in armonia con il dualismo che permea tutta la commedia e la vita in genere, hanno rappresentato il conflitto interiore tra forza e debolezza, orgoglio e senso di colpa, crudeltà e sensibilità.
Un’altra iniziativa importante segnalata dagli alunni dell’Ipaa Potenza è quella relativa al laboratorio artistico – manipolativo con l’argilla: “Con questo progetto – sottolineano – si ha la possibilità di aiutare i ragazzi disabili a realizzare manufatti che ripercorrono argomenti teorici già affrontati in classe (per esempio, quelli relativi alle filiere alimentari, all’alimentazione, al benessere, alla stagionalità dei prodotti, al particolare prodotto legato al microclima di un determinato territorio, alla qualità dei prodotti trasformati e commercializzati) per permettere loro di acquisire conoscenze attraverso linguaggi più vicini alle loro abilità e competere, così, con i normodotati attraverso rapporti di intesa e di amicizia. Questo progetto è, inoltre, importante perché dà la possibilità a noi ragazzi più fortunati di imparare ad avere rispetto di chi è lo è meno e si misura spesso con chi non li comprende. Vivendola, questa esperienza ci insegna a non discriminare il diverso, perché così conosciamo meglio il loro “mondo” al fine di interagire con essi in modo più proficuo. Spesso – commentano i redattori della nota Cinzia Spadola, Paola Trombetti, Lucia Calabrese, Giuseppe Lelario e Giuseppe Bochicchio – la società in cui viviamo ci offre tante esperienze accattivanti e coinvolgenti ma superficiali ed emotivamente vuote, esperienze che per la loro stessa natura escludono queste persone, privandoci così di una grande opportunità legata alla loro sensibilità e ricchezza emotiva. È da sottolineare quindi – concludono – che tra le diverse finalità educative che l’Ipaa si prefigge, quella destinata alle opportunità che favoriscono l’amicizia e la solidarietà è emergente ed è alla base di un discorso costruttivo per le relazioni e i rapporti nella vita”.
BAS 05