I consiglieri Carlucci e Leggieri, unitamente al senatore Lomuti, all'onorevole Cillis, ai portavoce di Melfi, Araneo e del comitato dei cittadini del vulture Petito: “L'assessore Latronico e il sindaco di Melfi diano spiegazioni”
“Apprendiamo con rabbia e sconcerto dell’autorizzazione rilasciata questa mattina dalla Direzione Generale dell’Ambiente del Territorio e dell’Energia della Regione Basilicata a favore della cava di quarzareniti in località Monte Crugname nel Comune di Melfi. A dispetto della sospensione del procedimento richiesta dalla Soprintendenza, la Regione guidata dalla giunta di centro-destra ha rilasciato l’autorizzazione mineraria e l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera per il progetto della cava”.
Lo sostengono i consiglieri del M5s Gianni Leggieri e Carmela Carlucci, unitamente al senatore Arnaldo Lomuti, all'onorevole Luciano Cillis, al portavoce al Comune di Melfi Alessia Araneo e al referente del comitato dei cittadini del Vulture Pietro Petito.
“A quanto pare – dicono – tanto l’amministrazione regionale quanto l’amministrazione comunale di Melfi, entrambe di centro-destra, hanno scelto di non tutelare la preziosissima area del Vulture, le cui peculiarità storiche, culturali e paesaggistiche avrebbe dovuto costituire una priorità assoluta. Così come hanno scelto di non difendere le famiglie e le tradizionali attività che da decenni si svolgono in quell’area. Malgrado le richieste presentate a livello regionale e comunale da parte del M5S, non siamo stati ascoltati: mentre chiedevamo risposte su Crugname, dall’altra parte, nel silenzio più assordante, qualcuno ha lavorato per violare il nostro territorio. Il M5S e il Comitato dei cittadini del Vulture non si arrendono: utilizzeremo tutti gli strumenti possibili per contrastare questa ennesima violazione e per difendere il nostro Vulture. Insieme ai cittadini e alle aziende che sarebbero colpiti dalla realizzazione della cava abbiamo già finanziato e supportato il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per opporci a questo scempio: adesso valuteremo se impugnare anche questo nuovo provvedimento vergognoso”.
“In ogni caso – concludono – chiediamo al neo assessore Latronico pubbliche spiegazioni su questa scelta. Così come chiediamo al sindaco di Melfi di battere un colpo e di avere il coraggio di raccontare ai suoi concittadini cosa sta succedendo e quale sia stato l’impegno dell’attuale amministrazione”.