“Il decreto legge 78/2010 (Manovra Correttiva alla Finanziaria 2010) si caratterizza, come è ormai noto, per una serie di considerevoli interventi riduttivi sui trasferimenti agli Enti locali ed alle Regioni. Il Governo ha varato, infatti, una manovra economica iniqua e ingiusta, che non sostiene gli investimenti e l’occupazione e fa pagare i costi della crisi a chi, questa crisi , la sta già subendo”. Lo sostiene il consigliere provinciale Sel di Potenza Ivan Vito Santoro ricordando che “particolarmente colpiti sono i settori pubblici e della conoscenza, ridotti i salari e, soprattutto, il welfare, i diritti dei più deboli, dei precari, dei pensionati e delle famiglie. Per scuola, università e ricerca, si prospettano ulteriori tagli che si aggiungeranno a quelli già programmati”.
Per Santoro “la manovra correttiva alla Finanziaria così contenuta è una vera e propria opera di macelleria sociale” mentre si dice convinto che “nell’immediato vada effettuata la lotta all’evasione e al sommerso (c’è l’evasione dell’IVA, oltre 30 miliardi l’anno; c’è il sommerso, per un valore del 16% del PIL, che è freno alla crescita). C’è la riforma, ritengo indispensabile quella del fisco, per avere un fisco più equo e pagato da tutti”.
“Una manovra conclude Santoro – che se non corretta in Parlamento rischia di scaricare sul servizio nazionale, sul sistema delle prestazioni sanitarie, sui cittadini, tutto il peso”.