“La Basilicata è solo terra di petrolio ? Non credo affatto anzi abbiamo un’altra risorsa in abbondanza e che nei prossimi 30 anni diverrà sempre più importante e strategica. L’Acqua”. Lo dichiara il sindaco di Muro Lucano Gerardo Mariani.
“Questo è tra i motivi dell’idea del Santuario dell’Acqua che sto portando avanti da anni e con notevole difficoltà dato che si comprende poco o si fa finta di non comprendere che la risorsa idrica è importantissima e non solo per farsela pagare bene con tariffe pubbliche ai cittadini e comuni ; senza considerare gli in numerosi sprechi e perdite – continua Mariani – eppure autorevoli studi scientifici avvisano che diverrà sempre più rara specie per quei popoli che vivono in territori colpiti da siccità o da una scarsità di acqua ai limiti della sussistenza. In passato si è sempre considerato “l’oro bianco” come una risorsa infinita e anche un bene pubblico da poter consumare senza freni e razionalità. Ma non è così; basta riflettere che l’acqua del pianeta terra disponibile per l’uomo è solo l’1 % sul totale. Dati che devono far riflettere”.
“La nostra zona del Marmo-Melandro –Platano ha ricchezza di acque ma che vanno preservate, difese anche da eventuali richieste di estrazioni petrolifere e valorizzate – conclude Mariani- Da qui nasce l’idea di “un Santuario dell’acqua” assieme a tutti i comuni dove sono presenti le falde tra i territori lucani e quelli del salernitano. Nell’aera compresa tra le province di Salerno e di Potenza, in particolare tra l’area del Marmo-Platano e quella del Tanagro-Alto Sele è presente un acquifero di consistente portata che alimenta importanti sorgenti di acqua potabile emergenti a Quaglietta nella Valle del Sele (circa 3000 litri al secondo) e nella valle del fiume Bianco, sostenendo portate di circa 5000 litri al secondo, spingendosi fino a Contursi Terme, sorgenti termominerali la cui utilizzazione termale è nota da decenni e decenni. L’idea del Santuario è anche la difesa del nostro ambiente; nella zone di Muro Lucano ad esempio esiste un biosistema da preservare tanto che numerosi rapaci ci vivono e nidificano e nell’intera area sia lucana che salernitana è presente una agricoltura ed una zootecnia ,che pur attraversando periodi di notevole difficoltà anche per la mancanza di adeguate misure pubbliche, presenta coltivazioni di fagioli di notevole qualità, oltre che olivi e la presenza di ovini e bovini in notevole quantità. Il santuario dell’acqua significa anche valorizzazione di una montagna incontaminata, di un territorio che possiede un enorme patrimonio ambientale, archeologico, culturale, enogastronomico e termale. Un “tesoro” che potrebbe risultare volano di sviluppo socio-economico se inserito in un contesto di tutela riconosciuto a livello nazionale. Cito il Monte Paratiello nel territorio di Muro Lucano già inserito tra i siti di interesse comunitario della Basilicata ospita numerose grotte carsiche, tra le più importanti e note “i Vucculi” e “Volpe”, anche la Foce Sele- Tanagro e i Monti Eremita-Marzano sono state istituite a riserve naturali dalla regione Campania. La tutela del’acqua è stata compresa fin dai tempi remoti è ne sono esempio gli storici mulini di Muro, Bella e Pescopagano, ora è il momento di prendere decisioni e attuare e costruire per il futuro. Preservare l’acqua significa sviluppo ed anche una battaglia di civiltà, attuare il “Santuario dell’Acqua” significa preservare un habitat unico per le nostre future generazioni”.