Il consigliere regionale del Pdl è intervenuto in merito all’opera dell’Anas in Basilicata

“Che il territorio regionale – sostiene Napoli – vive un costante isolamento rispetto al resto del Sud è un dato di fatto. Ma è anche vero – aggiunge – che niente è stato fatto in passato e niente si è programmato per la realizzazione di infrastrutture viarie che consentirebbero un processo di crescita economica per la Basilicata.Una regione senza una rete viaria adeguata non può guardare allo sviluppo ed alle comunicazioni con il resto del Paese. Quanto affermato dall’Anas non può essere considerato un disimpegno del Governo nazionale per il miglioramento delle infrastrutture. Rappresenta, invece, un momento di riflessione per la realizzazione di una più efficiente rete viaria legata alla necessità di avviare progetti credibili e fattibili evitando gli sprechi del passato.Gli amministratori regionali non possono addossare le responsabilità di una mancata programmazione, che negli anni ha determinato una grave paralisi nel miglioramento delle infrastrutture, al disimpegno dell’Anas”.

“Alzare la voce e puntare l’indice, per coprire le proprie negligenze, non è un atto di responsabilità nei confronti dei cittadini lucani. Come dimostrato dagli ultimi dati di Bankitalia, la Regione
Basilicata non è stata in grado di investire i proventi del petrolio che giacciono inutilizzati. Questi dovevano essere elemento propulsore per l’innesco di un sistema virtuoso di investimenti sul territorio che avrebbero potuto avviare progetti importanti con ricadute positive sull’intera regione.
Evidenziare un’efficienza amministrativa, legata alla capacità di spesa che, potenzialmente l’Ente Regione può acquisire, grazie all’utilizzo di questi fondi, rappresenterebbe un forte stimolo per avviare una reale stagione di investimenti in Basilicata. Richiamare l’Anas ad una assunzione di responsabilità sui futuri investimenti nella nostra regione è possibile. Lo si deve fare preparando le basi, a dimostrazione di una volontà politica attiva, che sappia superare le barriere dell’inefficienza e degli sprechi che, da sempre, hanno condizionato la crescita della nostra regione”.