Il consigliere regionale, facendo riferimento all’augurio del governatore De Filippo ai maturandi lucani, sostiene che “ i giovani hanno bisogno di atti concreti per individuare i contorni del loro futuro piuttosto che di sterili slogan”
Il consigliere Napoli nel riferire il passaggio dell’intervento del presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, nel quale esorta i giovani impegnati negli esami di maturità a restare profondamente lucani, sostiene che si tratta di “un ennesimo slogan lanciato da una parte politica che si ferma alle apparenze e non guarda in faccia alla dura realtà con tutti i problemi che la caratterizzano. Per restare profondamente lucani – sottolinea Napoli – oltre che sentirlo dentro, come senso di appartenenza, c’è bisogno di avere la possibilità di farlo. E’ necessario – dice Napoli – che la politica crei i presupposti per garantire ai giovani la permanenza in regione senza che sia caratterizzata dalla disoccupazione, tanto meno dalla precarietà. C’è bisogno di programmazione per concretizzare le aspettative che permettano ai ragazzi di pensare seriamente al loro futuro da vivere serenamente nel territorio natio”.
“non è difficile immaginare che gran parte dei giovani che oggi si trovano ad affrontare la prova degli esami di maturità hanno già scelto il loro destino che è quello di proseguire il percorso di studi o di affrontare da subito il mondo del lavoro lontano dalla Basilicata. Questo perché il ‘sistema Basilicata’, tanto decantato da chi governa questa regione, non ha finora prodotto politiche giovanili e occupazionali credibili, in grado di garantire prospettive serie che invoglino i giovani ad intraprendere percorsi di vita in regione. Di conseguenza non resta altro che ‘restare lucani’ lontani dalla Lucania, evidentemente a causa di una politica inadeguata che guarda alle apparenze ma è distante dal realizzare opportunità sostanziali. Bankitalia e Moody’s hanno già bocciato la Regione in materia di economia, ma a quanto pare il presidente De Filippo non ha recepito la gravità di quello che è più di un avvertimento, considerato che continua a regalare slogan senza preoccuparsi di pianificare azioni idonee ad arginare il fenomeno dell’emigrazione giovanile. L’intelligenza dei giovani e i segnali che lanciano ci spingono a capire la loro estrema criticità nei confronti del comportamento di una classe politica che è senz’altro da bocciare, una classe politica che ha espropriato i giovani lucani del sacrosanto diritto di decidere senza condizionamenti di sorta del proprio futuro.”