Il capogruppo Pdl: “non siamo disposti a tollerare comportamenti, più o meno camuffati, improntati a tutelare interessi di parte e quindi di clientela”
“La bocciatura ad opera delle Commissioni permanenti del Consiglio regionale della manovra di assestamento di bilancio 2013 proposta dalla Giunta regionale è un messaggio politico chiaro e forte: non saranno tollerati artifici contabili pur di tentare di mettere ‘pezze’ ai conti di bilancio e tanto meno tentativi di stampo clientelare-elettoralistico”. E’ il commento del capogruppo del Pdl Michele Napoli che è anche presidente della Quinta Commissione (Controllo Verifica e Monitoraggio).<br /><br />“La prima questione da affrontare – aggiunge – è il chiarimento indispensabile sulle questioni normative che il Consiglio regionale, in questa ultima fase della legislatura che precede il voto di metà novembre, può legittimamente affrontare. Da parte nostra – precisa Napoli – non c’è alcuna intenzione di creare problemi alla gestione ordinaria, specie se riferita a servizi ai cittadini, ad impegni di spesa a favore di Enti Locali o imprese, alle emergenze sociali. Ma ci sono aspetti che necessitano di spiegazioni come l’incremento dell’autorizzazione alla contrazione di debito per la copertura della quota regionale degli investimenti infrastrutturali in sanità che passa dagli originari 8,5 a circa 14,4 milioni di euro. La Giunta deve chiarire cosa intende fare nel merito del piano di ristrutturazione della rete ospedaliera e come intende dare concretezza ai programmi di sanità territoriale e adeguamento delle prestazioni. Inoltre non abbiamo ancora valide e fondate giustificazioni sulla rideterminazione del limite massimo di indebitamento pari a 77.342.742,44 euro che costringe il Governo regionale a far ricorso ad un incremento rispetto alla originaria autorizzazione per la contrazione di mutui ed altre forme di prestito dovuto fondamentalmente alla copertura del disavanzo 2012”.<br /><br />“Per noi – dice Napoli – il ricorso all’indebitamento riapre quell’antica ferita mai sanata del ricorso ai cosiddetti ‘derivati’. Infine – conclude il capogruppo Pdl – non siamo disposti a tollerare comportamenti, più o meno camuffati, improntati a tutelare interessi di parte e quindi di clientela”.<br /><br /><br />