Il Sindacato Pensionati Spi Cgil di Basilicata- in una nota stampa – ribadisce la piena contrarietà per i contenuti della manovra economica del Governo centrale che colpisce sempre i soliti e le persone più deboli. “Il maxiemendamento approvato con il voto di fiducia dal Senato – si legge nel documento – apporta modifiche importanti in materia previdenziale e, attraverso una riforma strutturale, lega l’età pensionabile all’allungamento della speranza di vita accertato dall’ISTAT. Inoltre, eleva, dal 2012, a 65 anni l’età pensionabile per le lavoratrici del pubblico impiego, oltre che, con finalità di razionalizzazione ed armonizzazione del sistema previdenziale, cambia radicalmente alcune norme sulla ricongiunzione pensionistica. I tagli imposti dal Governo – secondo la SPI CGIL di Basilicata – aggravano ulteriormente le difficoltà delle Regioni del Mezzogiorno, in particolare della Basilicata che, quotidianamente, deve misurarsi con la chiusura di attività produttive, con l’aumento della disoccupazione e della povertà con la conseguente perdita del potere d’acquisto delle famiglie”.
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