“Le critiche o, al contrario, le valutazioni positive sulle nomine partorite dalla Regione, non devono costituire l’occasione per cercare di mettersi la coscienza a posto, dopo le pesanti corresponsabilità di cui, tanto i partiti di maggioranza che quelli di opposizione, si sono gravati rispetto al senso che devono assumere tali decisioni”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Nicola Manfredelli, fondatore del movimento Lucania Viva. “Se è vero che spetta ad essi conferire dignità e credibilità alle istituzioni, in queste settimane, secondo il Movimento Lucania Viva, i partiti hanno dato vita ad una pessima rappresentazione del modo di interpretare il mandato conferitogli dai cittadini. Nello specifico, pur non avendo nulla da obiettare sulle qualità individuali dei nominati che, a partire dalla riconferma di Perri all’Apt, esprimono indubbie e riconosciute capacità professionali, Lucania Viva considera deleterio e dannoso questo sistema di “governo politico” delle strutture operative che porta a duplicare compiti e funzioni ed a dissipare enormi risorse finanziarie. La pratica del “nominificio” politico attraverso gli Enti non può essere più giustificata nell’attuale situazione di crisi della pubblica amministrazione, né può rappresentare una sorta di bonus aggiuntivo che ogni partito, quasi alla stregua di un buono vacanza, può spendere come meglio crede. Sulle nomine è necessario che esse vengano sottratte alla partigianeria politica e per tale motivo Lucania Viva invita i partiti presenti in Consiglio regionale ad adoperarsi per una immediata modifica della legge, affidando ad una Autorità Indipendente il compito di valutare i profili dei candidati per dirigere gli Enti pubblici regionali, molti dei quali, quassi di nulla utilità per la collettività lucana”.
(bas – 04)