“Obiettivo 2012”, Braia (Pd): importante start up innovativo

“In un momento di crisi, pessimismo e staticità, la Basilicata rilancia e scommette con dinamismo, novità e coraggio”

“Il documento siglato oggi dal presidente De Filippo ‘Obiettivo 2012 – Patto di sistema per il lavoro e la crescita’ con le organizzazioni sindacali e Confindustria, alla presenza dell’intera Giunta regionale, sembra voler sostituire la ‘zattera di salvataggio’ che il Governo centrale ha voluto, solo nelle intenzioni, costruire con la nuova manovra finanziaria”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Luca Braia.

“La dialettica con le rappresentanze delle parti sociali e l’industria – aggiunge Braia – vuole rappresentare un valore aggiunto straordinario, in questo momento di lacerazioni e crisi, un vero e lungimirante ‘start up innovativo’ fatto di idee nuove e attuabili, di proposte ispirate alla realtà dell’economia dei nostri territori, con i suoi pregi ed i suoi difetti, un simposio di protagonismo dei veri attori della scena. I provvedimenti proposti – aggiunge – dipingono un affresco dalle forme per molti aspetti innovative e restauratrici al tempo stesso, con un piglio se vogliamo, almeno per noi lucani e meridionali, un pò rivoluzionario rispetto agli interventi programmabili a sostegno e, soprattutto, per il rilancio dell’economia regionale attraverso l’aggiunta di cospicue dosi di trasparenza, automatismo e celerità, pilastri che da sempre ritengo debbano rappresentare l’architrave di un vero e sano rilancio economico della Regione”.
“Il trittico che ci è stato presentato in Consiglio martedì scorso – a parere di Braia – passa dai concetti di occupazione, burocrazia e competitività per rinsaldare la tenuta socio-economica della Basilicata; l’orizzonte temporale che ci prefiggiamo non è poi utopia, giammai propaganda politica: anno 2012, sic et simpliciter. Per l’incremento occupazionale ritrovo alcune parole chiave come l’agevolazione del passaggio generazionale nelle imprese, il microcredito, nuovi fondi di garanzia e, cosa a cui auspicavo da tempo, quel meccanismo automatico del credito d’imposta, da attuare con selettività ed equilibrio, che proveremo ad estendere anche a programmi di investimento per l’innovazione di processo e di prodotto.Metteremo in campo – continua Braia – anche nuovi strumenti di finanza, destinando una rilevante dotazione finanziaria per le iniziative di un tanto coraggioso, quanto strategico venture capital: l’ente pubblico che interviene direttamente, cofinanziando le imprese private, per rafforzarne l’eco territoriale, puntando a mercati nazionali ed internazionali; una scommessa nella scommessa che per essere vinta deve essere gestita da soggetti capaci di valutare proposte di business importanti da ricercare in settori strategici utili al rilancio del sistema regione, e non solo dell’impresa fine a se stessa”.

“Alla burocrazia assegniamo quel must di completamento del processo di semplificazione, alleggerimento amministrativo e massima trasparenza nell’operato. Sono assolutamente convinto – sostiene Braia – che l’utilizzo della rete possa alleviare i territori lucani da quei disagi, quasi quotidiani, che una comunità non può subire in quest’epoca. Cofinanziare, dopo la banda larga, l’implementazione di sistemi avanzati per l’erogazione di servizi al cittadino tramite la rete dovrà essere, in un prossimo futuro, una nostra priorità. Della competitività, infatti, proveremo a scrivere no al digital divide per quei trentacinque comuni lucani che ancora ne soffrono, tanto che a che ad enunciarlo mi pervade un pò di pudore. Al via, dunque, gli interventi di infrastrutturazione delle aree lucane (completamento, quindi, della banda larga) tagliate fuori da questo mondo che guarda al web come un nuovo pianeta nella sua orbita, da cui attingere energia e progresso, e ancora, ricerca ed innovazione, contrasto al lavoro irregolare e l’inesorabile algoritmo della sinergia: incentivi per i contratti di rete alle Pmi e contratti di sviluppo per le grandi aziende, provvedimenti che trovano già nella legislatura nazionale il loro impianto esigibile. Tra le righe della relazione del Presidente, inoltre, apprendo di un approccio concertativo con le Istituzioni nazionali in un’ottica costruttiva e di ‘Realpolitik’. I processi da innescare dovranno avere basi solide su cui poggiare le rinnovate leve delle infrastutture, dell’Università e formazione continua, e la contropartita aperta nel Memorandum Stato- Regione Basilicata sulle risorse petrolifere. Alla definizione delle modalità di utilizzo e le declinazioni utili a disegnare la rotta di utilizzo degli strumenti sopra citati saremo chiamati a lavorare, nei prossimi mesi, nel nostro ruolo di Consiglieri all’interno delle Commissioni e del Consiglio. Lo sforzo messo in campo da questo Governo regionale, contrariamente a quanto fatto dal nostro omologo a livello nazionale, è coraggioso, lungimirante e, finalmente, un pò fuori dai soliti schemi; ma per risultare ancor più efficace, dovrà essere sostenuto ed accompagnato da importanti iniziative utili al monitoraggio dei risultati attesi e, soprattutto, alla riorganizzazione degli enti regionali e sub regionali, puntando alla complementarietà ed all’efficientamento della spesa , anche quella che si definisce sociale che, per essere equamente distribuita, dovrà comunque produrre un servizio utile alla collettività. Il sostegno per il sostegno è un lusso che non possiamo più permetterci.”.
“Il nostro messaggio – conclude Braia – alle comunità lucane ed ai nostri stakeholder vuole essere chiaro, responsabile, dinamico e pragmatico: proviamo a fare di necessità virtù. Le congiunture ci obbligano al rigore e contenimento della spesa, noi dobbiamo rilanciare, carpendo le opportunità che l’economia, la società, la vita ci vorranno riservare”.

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