Oggi, venerdì 27 dicembre 2024, alle 15,30 nella Sala consiliare di Bella e alle 17.30 nel plesso scolastico di San Cataldo, l’assessora alle politiche sociali del Comune di Bella Angela Carlucci e il sindaco Leonardo Sabato daranno vita alla quinta edizione di “Un sorriso Solidale 2024. Un bambino nato, un bambino salvato con UNICEF. Ai 23 nati nel Comune di Bella, 15 femmine e 8 maschi, sarà donato un orsetto di peluche. L’ UNICEF utilizzerà la somma raccolta per assicurare cibo salvavita, medicine, acqua, istruzione alle bambine e ai bambini che in questo Natale soffrono a causa della guerra nella striscia di Gaza, in Giordania, Siria, Ucraina, Mozambico e in tante altre parti del nostro martoriato mondo.
“Nella notte di Natale – si legge in una nota diffusa dall’UNICEF – papa Francesco ha aperto la porta santa del Giubileo della speranza che andrà avanti per tutto il 2025. Lo sguardo di Francesco è rivolto alle terre martoriate dalla guerra, ai Paesi poveri gravati da debiti ingiusti, verso una terra consumata e distrutta dall’incuria. E allora la speranza cristiana non è attendere che accada qualcosa. La speranza ‘non tollera l’indolenza del sedentario e la pigrizia di chi si è sistemato nelle proprie comodità; è incompatibile col quieto vivere di chi non alza la voce contro il male e contro le ingiustizie consumate sulla pelle dei più poveri. Esige da noi l’audacia di anticipare oggi questa promessa, attraverso la nostra responsabilità e la nostra compassione’”.
L’amministrazione Comunale di Bella accoglie questo invito facendo festa alle coppie di Bella che hanno il coraggio di mettere al mondo dei figli, che sono segno di speranza per il futuro, e porta un aiuto concreto ai più bisognosi.
Accompagnerà l’Amministrazione Comunale negli incontri la volontaria UNICEF Clementina Grieco, maestra elementare in pensione che continua ad occuparsi delle giovani generazioni nelle campagne UNICEF, in biblioteca a scuola, in oratorio con il catechismo.
“Oggi, nel travaglio di questo nostro tempo – dice papa Francesco – si incarna nuovamente e realmente la parola eterna di salvezza, che dice a ogni uomo e a ogni donna, che dice al mondo intero: ‘Io ti amo, ti perdono, ritorna a me, la porta del mio cuore è aperta per te!”. “Il gesto concreto di compassione che si compie a Bella – conclude la nota dell’UNICEF – è segno di speranza”.