“I gruppi di opposizione in seno al Consiglio comunale di Potenza dicono un netto 'no' all'aumento della Tarsu nel capoluogo. Per evitare di pesare sulle tasche dei cittadini, già messi a dura prova dalla crisi, e rispondere alle vere urgenze della città presenteremo al Consiglio comunale il 29 e 30 aprile cinque emendamenti alla previsione di bilancio 2010. Le famiglie che vivono a Potenza pagano già tasse comunali tra le più alte di Italia (ad esempio le mense per gli asili)”.
Lo annuncia il Coordinatore dei gruppi di opposizione Giuseppe Molinari che esprime a nome suo e dei consiglieri di minoranza il totale disaccordo su quanto previsto dal bilancio comunale il quale “non tiene affatto in considerazione di quel che realmente ha bisogno la città mentre cerca di far pesare ancora una volta sui cittadini spese che non sono affatto giustificate se si pensa al servizio offerto dall'Acta. Quest'ultima – continua- ha ancora difficoltà, anche organizzative, e risulta attualmente incapace nel far fronte all'emergenza rifiuti. L'aumento della Tarsu calcolabile tra il 15 ed il 17 per cento porterebbe nelle casse dell'Acta circa due milioni di euro, senza che vi sia a monte una programmazione seria che giustifichi l'aumento della tassa”.
Molinari esprime il più completo dissenso nei confronti dei calcoli fatti dall'amministrazione che non danno risposte adeguate alle priorità evidenziate dai cittadini. “Con i consiglieri di opposizione chiederemo attraverso gli emendamenti maggiori risorse da destinare alla manutenzione delle strade urbane ed extraurbane, degli impianti sportivi, del verde pubblico ed dei parchi. Negli emendamenti la richiesta, inoltre, di destinare maggiori fondi per la politiche sociali (con particolare riferimento alle tossicodipendenze, agli anziani e per l'attivazione di una mensa per i poveri), più risorse per potenziare-evidenzia Molinari- la Polizia municipale affinchè vi siano maggiori controlli e più sicurezza. Un finanziamento maggiore lo chiediamo anche per le energie rinnovabili che potrebbero abbattere i costi dell'illuminazione pubblica ed a lungo termine diventare una fonte di guadagno per l'amministrazione comunale che evidentemente pensa, invece, a sistemare i conti dell'Acta con il vecchio sistema dell'aumento della tariffa Tarsu”.
“E' inaccettabile un bilancio comunale evidenziante la mancanza assoluta di una seria programmazione che tenga conto della realtà cittadina, in particolar modo non mette al centro la famiglia. E' fuori da ogni logica – conclude Molinari- stanziare risorse economiche senza avere un'idea precisa di cosa si vuole e si deve fare per il bene della comunità. Manca un progetto di politica chiaro. Questa volta i gruppi di opposizione saranno intransigenti”.
(bas – 04)