Ospedale Melfi, Pace: non sarà depotenziato

Il consigliere regionale del Gruppo misto – Alternativa popolare interviene sul Consiglio comunale aperto di Melfi ed il ruolo dell’ospedale “San Giovanni di Dio”

&ldquo;L&rsquo;ospedale di Melfi non sar&agrave; depotenziato, ma&nbsp;continuer&agrave; a rappresentare un presidio sanitario di eccellenza per l&rsquo;area Nord della Basilicata&rdquo;. E&rsquo; quanto dichiara il consigliere regionale del Gruppo misto, Aurelio Pace, che sottolinea: &ldquo;le rassicurazioni emerse nel corso del Consiglio comunale aperto di luned&igrave; pomeriggio non sono sembrate di circostanza&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I rappresentanti istituzionali della cittadina federiciana &ndash; dice Pace – al pari di tanti cittadini presenti, hanno potuto ascoltare direttamente dai dirigenti del Dipartimento regionale e dell&rsquo;Asl i progetti per il futuro prossimo del &lsquo;San Giovanni di Dio&rsquo; e rendersi conto di come il nuovo Piano sanitario tenga in debito conto le esigenze della rete di salute locale. Come politici del territorio &ndash; rimarca Pace – abbiamo lavorato affinch&eacute; venissero rafforzate le strutture d&rsquo;eccellenza, capaci di attrarre utenza anche dalle regioni limitrofe, senza sminuire o depotenziare tutti gli altri nosocomi territoriali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La scelta fatta sull&rsquo;ospedale di Melfi &ndash; continua il consigliere – dove &egrave; stato confermato il Pronto soccorso attivo e le diverse specializzazioni, hanno trovato ulteriore riscontro nella nomina, annunciata sempre luned&igrave; sera dal governatore Pittella, di ben quattro nuovi primari e nell&rsquo;anticipazione di lavori strutturali. Alternativa popolare, come ha fatto negli ultimi anni, continuer&agrave; a difendere le prerogative dei cittadini utenti e l&rsquo;insopprimibile diritto alla salute sancito dalla stessa Carta costituzione e che hanno trovato puntuale riscontro nei dati e fatti pubblicamente esposti nell&rsquo;Aula consiliare. Le necessit&agrave; di bilancio, norme o ogni sorta di regolamento non potranno mai aver la meglio sulle necessit&agrave; e sulle giuste rivendicazioni di un territorio come quello del Vulture – Melfese. Le rassicurazioni del presidente Pittella non possono passare sotto silenzio e chi continua a criticare o sobillare rischia di non dare un utile contributo al dibattito e al futuro del presidio sanitario melfitano. Il rischio &egrave; di lavorare, magari involontariamente, sia pur in modo colposo, ad una generale perdita di fiducia verso un Sistema sanitario che, fino a qualche anno fa, sembrava rappresentare il fiore all&rsquo;occhiello dell&rsquo;intero Sistema meridionale. Continuare nelle pur legittime rivendicazioni&nbsp; (in verit&agrave; alcune pur giuste), rischia di distruggere l&rsquo;immagine di un ospedale come quello Melfi che, non di rado, &egrave; stato scelto da molti utenti anche delle regioni limitrofe. La Basilicata deve continuare ad essere attrattiva anche per i servizi sanitari, ben consapevole della necessit&agrave; di rimodulare scelte e strategie. Gli innegabili mutamenti socio – sanitari dovuti all&rsquo;invecchiamento della popolazione ed alla cronicit&agrave; di troppe patologie devono essere governate e limitate negli effetti negativi. La politica ha il ruolo di governare tali cambiamenti nella consapevolezza che gli utenti sceglieranno, ovviamente non per le urgenze, sempre le strutture pi&ugrave; adeguate alle proprie esigenze e che incontrano il maggiore appeal e la migliore nomea&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Potenziare l&rsquo;offerta sanitaria nel Vulture – Melfese &ndash; sostiene Pace – rappresenta la sfida di una nuova programmazione regionale che rafforzi e specializzi servizi e reparti. Innegabilmente il futuro resta sempre legato alla capacit&agrave; dei diversi attori in campo di migliorare il Sistema sul territorio, a partire dai medici di famiglia e della continuit&agrave; assistenziale, senza appesantire oltremodo e ingiustificatamente le strutture ospedaliere. Quanto emerso a Melfi durante il Consiglio comunale aperto &egrave; stato l&rsquo;ennesima conferma che la democrazia non &egrave; un esercizio banale o logorroico, bens&igrave; uno strumento per favorire il dialogo e confronto costruttivo tra le parti. Resta per&ograve; valido l&rsquo;appello &ndash; conclude Pace -che vale in particolare per le vicende sanitarie, di non scadere sempre in deleterie polemiche politiche che rischiano di affievolire la necessaria fiducia verso una sanit&agrave; che va oggettivamente e inesorabilmente mutando carattere e missione&rdquo;.&nbsp;<br />

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