Per il capogruppo del Pdl le parole pronunciate da Tenzin Gyatso in occasione del Nobel sono “un messaggio affinché la pace, la tolleranza, il rispetto siano valori che in Basilicata troveranno sempre sostegno e difesa”
“Ho appreso con gioia ed orgoglio che il XIV° Dalai Lama Tenzin Gyatso, premio Nobel per la Pace nel 1989, sarà ospite in Basilicata nei giorni 25 e 24 giugno. Una presenta importante di un apostolo della non violenza nel Mondo e della autodeterminazione dei popoli nel rispetto della vita e dignità umana. Fu proprio il 17 marzo del lontano 1959 che il Dalai Lama fu costretto a fuggire dal Tibet; da allora esule ed a capo di un governo tibetano in esilio; la cui bandiera ha sventolato nei palazzi del Consiglio regionale di Basilicata ed è proibita dal governo cinese in Tibet. Il Dalai Lama è un esempio vivente della non violenza e della ricerca di soluzioni pacifiche basate sulla tolleranza ed il rispetto reciproco, messaggio sempre attuale in un mondo contemporaneo che nonostante le violenze del 900, ha ancora troppe guerre, conflitti e scontri civili come l’attualità in Siria”. Ad affermarlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Nicola Pagluca.
“Sono rimasto colpito ed affascinato – aggiunge il capogruppo del Pdl – dalle parole pronunciate da Tenzin Gyatso in occasione della consegna del Nobel: ‘Mi considero solo un semplice monaco buddhista. Niente di più, niente di meno. Quello che è importante non sono io, ma il popolo tibetano. Questo premio rappresenta un incoraggiamento per i sei milioni di abitanti del Tibet che da oltre quaranta anni stanno vivendo il più doloroso periodo della propria storia. Nonostante ciò la determinazione della gente, il suo legame con i valori spirituali e la pratica della non violenza rimangono inalterati. Il premio Nobel è un riconoscimento alla fede e alla perseveranza del popolo tibetano’. Parole di umiltà, di saggezza, di tolleranza valide universalmente per tutta l’umanità qualunque sia la nazionalità, il credo religioso e filosofico e culturale; parole che devono essere un faro per noi che siamo impegnati nella sfera politica e pubblica e un messaggio alle nostre nuove generazioni affinché la pace, la tolleranza, il rispetto siano valori che in Basilicata troveranno sempre sostegno e difesa”.
“Un saluto doveroso – conclude Pagliuca – anche alla lucana Betty Williams, altra straordinaria figura della Pace, altro Premio Nobel che portato lustro alla Basilicata con la sua umiltà, umanità ed il sogno realizzato di una Città della Pace voluta e combattuta da tutti li lucani nella Battaglia pacifica di Scanzano luogo dove l’infanzia maltrattata dalle brutture dell’umanità trovi asilo, casa ed amore”.