IL consigliere regionale del Partito democratico: “C’è da chiedersi il perché di questa intricata questione e perché il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, non svolge la sua funzione”
“Il gioco delle parti tra il Presidente della Giunta e quello del Consiglio determina uno sfacciato immobilismo che continua a mortificare le attese dell’intera comunità del Vulture che, dopo aver atteso a lungo la istituzione dell’area protetta, è costretta ad assistere alla incapacità del centrodestra lucano di saper dare una definitiva governance all’ente per trasformare uno strumento di tutela in una vera opportunità di sviluppo”.
E’ quanto ha dichiarato, a Rionero, il capogruppo del Partito democratico in Consiglio Regionale, Roberto Cifarelli, a margine di un incontro molto partecipato sul tema, organizzato dalla rivista “Valori”.
“Nel frattempo -ha affermaro Cifarelli – alla data odierna, l’Ente Parco Naturale Regionale del Vulture continua ancora ad essere senza Presidente ed ai sindaci eletti nell’ultima tornata delle amministrative non viene consentito di indicare i propri rappresentanti nel Consiglio Direttivo. C’è da chiedersi – continua Cifarelli – il perché di questa intricata questione e perché il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, non svolge la sua funzione. Tocca a lui, infatti, per Legge e per Statuto la nomina del Presidente dell’Ente che, a seguito della nota sentenza del Tar e del rigetto della sua sospensiva da parte del Consiglio di Stato, non può che essere il dr. Paolo Appiano, il candidato risultato secondo all'esito della votazione da parte del Consiglio regionale”.
“Su questo disastro annunciato – ricorda Cifarelli – frutto di alchimie politiche ho presentato tempo fa una interrogazione e poi una lettera con cui chiedevo di conoscere le ragioni per le quali non si è ancora proceduto alla nomina del Presidente ma, come oramai consolidata consuetudine, questo centrodestra pensa di eludere i problemi non rispondendo. Nel frattempo – conclude – non ci resta che augurarci che sia ancora una volta il Tar a risolvere questa incresciosa vicenda magari sostituendo Cicala con un Commissario ad acta”.