“La predisposizione del Piano e del Regolamento del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, sia pure improntata da un metodo di consultazione con i sindaci, è un atto troppo importante per essere affidato ad un commissario e ad un gruppo di suoi consulenti.
Gli strumenti tecnici, fondamentali per la programmazione presente e futura del Parco, per avere efficacia e rispondenza alle esigenze reali delle popolazioni della Val d’Agri e dell’area sud della provincia di Potenza, necessitano della piena operatività della Comunità del Parco dell’Appenino Lucano, insediata solo sulla carta nel mese di ottobre dello scorso anno, in modo da procedere all’elezione degli organi democratici di governo dell’Ente Parco, a partire dal Presidente”. E’ quanto sostiene il presidente del Gruppo IdV alla Provincia di Potenz a, Vittorio Prinzi, facendo riferimento all’iniziativa assunta dal commissario dell’Ente Totaro.
“Non è più tempo di collaborazioni istituzionali tra Ente Parco, Regione, Provincia e Comuni, anche perché dovrebbero essere scontate, ma – precisa Prinzi – di fare passi in avanti sul piano della gestione di programmi di azioni, progetti ed interventi capaci di far compiere un salto di qualità all’attività del Parco. E per questo una condizione prioritaria è il superamento del commissariamento che come è noto è una scelta imposta dal Ministro Prestigiacomo con l’affidamento di un incarico che – evidenzia l’esponente di IdV – dovrebbe assolvere solo a compiti di ordinaria amministrazione e non rappresenta certo un mandato, come invece viene autonomamente interpretato, a predisporre il Piano e il Regolamento del Parco”.
Bas 03