Si è svolta a Gallicchio la ventitreesima tappa della Conferenza Programmatica del Partito Democratico, con il focus ‘Agricoltura – Agroalimentare’. A discutere sull’importante tema con cittadini e associazioni il segretario del Pd di Gallicchio, Ovidio Donadio, il sindaco, Pasquale Sinisgalli, la senatrice Maria Antezza, il capogruppo del Pd alla Regione, Luca Braia, il segretario regionale, Roberto Speranza e il presidente della Regione, Vito De Filippo. “L’agricoltura – ha detto Maria Antezza – rappresenta per noi non soltanto un’attività economica ma la storia, la cultura, la tradizione e l’identità dei nostri territori”. La senatrice ha definito il settore agricolo un “comparto ricco di eccellenze, di valori materiali e immateriali legati ai territori, capace di attivare una quota consistente del nostro Pil; uno dei fattori principali di leva per lo sviluppo economico delle nostre realtà locali e di tutto il Mezzogiorno. Bisogna puntare all’agricoltura con una svolta culturale, non va più vista come un problema, ma come la soluzione al problema, come elemento costitutivo di un nuovo modello di sviluppo. E’ necessario un forte investimento nel capitale umano, in nuovi saperi, nuove competenze e un ricambio generazionale”. Antezza ha poi illustrato il disegno di legge nazionale sul riconoscimento dell’agricoltura come bene pubblico, per garantire una giusta remunerazione per i servizi e i beni che gli agricoltori producono, e quello sulla semplificazione amministrativa, necessario per rendere più semplici gli adempimenti burocratici nel settore.
“E’ necessaria una nuova Governance in agricoltura – ha spiegato Braia – basata sul compimento di una serie di riforme nel settore agricolo, tenendo conto del contesto economico di limitata disponibilità di risorse”. Braia ha poi illustrato la ‘coraggiosa’ riforma dei consorzi di bonifica, che prevede l’accorpamento dei consorzi e l’affidamento all’agricoltore di alcuni compiti che prima appartenevano alla pubblica amministrazione, e la necessità di rivisitare il ruolo degli enti sub regionali che ruotano intorno al settore agricolo.
Anche il segretario regionale Speranza ha insistito sulla necessità di proseguire sul terreno delle riforme e della riorganizzazione della governance. “Siamo in un momento – ha spiegato – in cui si ha la sensazione che la politica sia qualcosa da mettere da parte e dimenticare. Con la Conferenza Programmatica, con molta umiltà, abbiamo provato a confrontarci con gli argomenti più importanti per la Basilicata, parlandone direttamente con i cittadini e lanciando un messaggio a tutti: quello di non lasciare sola la politica che, mai come in questa stagione, ha bisogno delle persone”. Speranza ha poi sottolineato come la volontà di Bersani di aprirsi in un confronto, con primarie che mettano al centro idee e progetti per l’Italia e che possano individuare la leadership, sia la testimonianza, in un tempo di massima crisi della politica, della volontà di aprire una nuova stagione, basata sulla fiducia, per costruire un’Italia migliore. Ha parlato dell’agricoltura proiettandola su più contesti il presidente De Filippo. Uno internazionale. “nonostante tutte le difficoltà – ha spiegato – il mondo si indirizza verso la produzione agricola, che sarà una delle gradi sfide dei prossimi anni a livello planetario, sia in termini di quantità che di qualità”. De Filippo ha poi illustrato il quadro di crisi economica dell’Europa e dell’Italia che, inevitabilmente, si ripercuote sul settore agricolo ed ha infine focalizzato l’attenzione sulla situazione regionale. “L’agricoltura in Basilicata – ha concluso – è un settore importante che bisogna portare avanti con quei parametri organizzativi e con quella capacità innovativa che i tempi richiedono. C’è bisogno di riposizionare in termini programmatici questo settore nel destino e nel futuro di una regione in cui l‘agricoltura non è il passato, ma è il futuro. Continueremo a promuovere con coraggio, ha concluso De Filippo, le riforme di cui la Basilicata ha bisogno, in agricoltura come in ogni altro settore”.
bas 06