Illustrata la proposta di legge che “intende regolamentare la rete di interventi a favore dei soggetti affetti dal morbo di Alzheimer e fornire sostegno economico alle famiglie”
“L’Alzheimer, una vera emergenza sociale oltre che sanitaria. Una malattia devastante, in crescente diffusione nella popolazione, che necessita di uno strumento legislativo in grado di regolamentare, anche a livello regionale, la rete di interventi a sostegno dei soggetti affetti dal morbo”. Lo ha sostenuto il presidente del gruppo Alleanza per l’Italia in Consiglio regionale, Alessandro Singetta, durante il corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina per illustrare la proposta di legge “Interventi regionali in favore di soggetti affetti da malattia di Alzheimer e sindromi dementigene ad essa correlate”.
L’Alzheimer, una demenza degenerativa invalidante ad esordio prevalentemente senile, interessa circa 6 milioni di persone in Italia, di cui circa 6 mila in Basilicata. “Nella nostra regione – ha sottolineato Singetta – si registra una pesante e insostenibile assenza di posti letto per i malati terminali, una carenza di Centri Diurni e, in generale, l’assenza di strutture che possano accogliere i soggetti affetti da questa malattia degenerativa di lungo corso. Di qui la necessità di una proposta di legge che regolamenti la rete di interventi a favore dei soggetti affetti dal morbo e che fornisca sostegno economico ai familiari che si trovano in una condizione economica svantaggiata”.
“L’iniziativa legislativa – precisa il presidente del gruppo Api in Consiglio regionale – prevede, tra l’altro, l’istituzione di un Centro regionale di riferimento per le patologie dementigene, quale punto di riferimento per la diagnosi tempestiva della malattia, la formazione e l’aggiornamento di personale socio-sanitario operante sia in strutture pubbliche che private convenzionate, il sostegno di iniziative e attività da parte di associazioni di volontariato dedite a migliorare la qualità della vita dei malati e l’assegnazione di borse di studio ai lucani impegnati in Italia o all’estero in specifiche iniziative dedicate all’Alzheimer”.
Presente all’incontro con i giornalisti anche Vincenzo Mori, direttore sanitario del “Don Uva” di Potenza il quale ha sottolineato l’importanza del sostegno alle famiglie. “Famiglie che – ha affermato – nella fase di lunga degenza, contribuiscono fino al 50 per cento dei costi per un importo mensile di circa 1.500 euro”.