PDL: SEN. DIGILIO, LAVORIAMO PER LA CASA COMUNE DEI LUCANI

“Il progetto del Pdl lucano non è minimamente scalfito né da ripensamenti dell’ultima ora e tanto meno dal “nuovo guru della salvezza sulla terra” perché ha solide basi, ha consensi reali e non virtuali, legati solo ed esclusivamente ad un sito internet, e soprattutto ha un futuro. Il futuro è quello indicato dal Presidente Gianfranco Fini: costruire la casa comune degli italiani e, per quanto ci riguarda, la casa comune dei lucani”. E’ quanto sostiene il sen. Egidio Digilio, coordinatore regionale vicario del Pdl, sottolineando che “c’è dunque chi nel centrodestra per costruire la casa comune usa calce e mattoni mettendo da parte ogni interesse personale. I mattoni sono i nostri valori di sempre di destra sociale e moderna, le nostre “risorse politiche”, l’impegno dei nostri iscritti ed amministratori ad ogni livello. Per questo sono sempre più convinto che la candidatura di Nicola Pagliuca rafforza la strategia che ci siamo dati, non certo alla vigilia delle elezioni, a differenza di quanto sta avvenendo con un’improvvisazione mista ad una fede per la Provvidenza, per puntare, attraverso le migliori energie interne al partito, adeguatamente sostenute dall’intero gruppo dirigente, alla svolta nel Governo Regionale della Basilicata che settori sempre più ampi di cittadini avvertono come una necessità per superare l’anomalia tutta lucana di una delle “ultime regioni feudo della sinistra” . Il problema di oggi, come continua a ripetere il Presidente Fini, è che viviamo una fase in cui, accanto alle tradizionali contrapposizioni tra destra e sinistra, stanno emergendo, nella percezione comune, nuove linee di faglia culturali e ideali: spirito pubblico vs particolarismo, laicità vs dogmatismo, universalismo vs provincialismo, coesione vs divisione, ricomposizione vs frammentazione, rinnovamento vs conservazione. La contrapposizione più forte, quella che le unifica tutte, è però tra fiducia e scetticismo o, se preferite, tra voglia di futuro e voglia di rassicurazione. È su queste linee che si giocheranno le partite decisive del domani come quella delle regionali. Una prova importante per consolidare il progetto di partito popolare del popolo del centrodestra che punta su un’identità altrettanto chiara e può contare su consensi elettorali ottenuti anche in Basilicata nelle elezioni europee dello scorso anno più che soddisfacenti”.
Secondo Digilio, inoltre “il pensiero che Fini delinea è in piena continuità con il progetto berlusconiano di libertà individuale e di modernizzazione sociale ed economica, ancorandolo per il futuro alle politiche dei grandi partiti del Ppe e dei suoi leader. Ovunque in Europa, infatti, il centrodestra conquista ampi consensi non con la vecchia retorica artificiosa e passatista del “Dio, patria e famiglia”, ma con un’apertura modernizzatrice sulle questioni sociali, in presa diretta con l’evoluzione della società. Un’applicazione pragmatica e tutt’altro che ideologica del concetto di laicità ha consentito ai partiti del Ppe di strappare alla sinistra europea il monopolio della modernizzazione, consentendo di coniugare libertà economica e responsabilità individuale sulle questioni della biopolitica”.

bas

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