Pepe (Cgil): serve nuova politica verso gli immigrati

“Oggi è indispensabile fare una riflessione profonda sulla gestione delle politiche per l’immigrazione. Autorevoli studi hanno confermato che l’immigrazione porta un vantaggio al migrante perché nel nuovo paese percepirà un salario maggiore rispetto al paese d’origine ed al paese di destinazione perché la ricchezza prodotta dai lavoratori stranieri sarà redistribuita nella società capace di accogliere ed integrare. Quello che però deve essere chiaro a tutti è che per mettere a punto una reale politica dell'immigrazione, che sappia cogliere le opportunità ed abbassare i rischi, bisogna accogliere gli immigrati ed offrire loro una reale opportunità di inserimento sociale. Non è concepibile che in un paese civile ci sia ancora spazio per luoghi in cui siano annullati sistematicamente i diritti civili delle persone, veri e proprie carceri per innocenti”. Lo afferma in una nota il segretario regionale della Cgil Basilicata Antonio Pepe.
“Per questo motivo, ed al di là di ogni posizione ideologica, – prosegue – riteniamo che l'unica soluzione sia attivare una nuova politica dell'immigrazione che metta l'accoglienza e l'integrazione al centro della sua azione e faccia affermare la cultura dei diritti, trasformando i “centri di identificazione ed espulsione” in spazi aperti di “accoglienza e formazione”, in cui gli immigrati siano introdotti alla vita civile nel nostro Paese attraverso corsi di lingua, di educazione civica e di formazione professionale.
Tutto ciò dovrebbe avvenire in collaborazione con i patronati, con gli istituti professionali, con il Ministero della Pubblica Istruzione, con i sindacati, con le associazioni di volontariato, con le istituzioni regionali,comunali e provinciali che in questo modo potrebbero capitalizzare il valore aggiunto di partecipare alla generazione di una società multietnica.
I 180 giorni di detenzione che oggi il Governo utilizza per non raggiungere nessun fine civile verrebbero trasformati in un periodo di reale crescita della possibilità che un immigrato possa portare beneficio al sistema sociale ed economico del nostro Paese, con il grande vantaggio di salvare una vita umana dalla miseria e dalla guerra.
Siamo convinti che sia assolutamente anacronistico che in un mondo nel quale si spostano liberamente merci, capitali, idee non possano farlo anche le persone.
La storia del movimento migratorio non può essere congedata dalle nuove politiche razziste della Lega Nord.
Il nostro compito sarà quello di dare un apporto positivo al processo di integrazione attraverso la costruzione di un ambiente sociale esente da discriminazioni, che abbia le sue basi in un sistema scolastico capace di istruire i figli degli immigrati, in un sistema sanitario capace di offrire loro la stessa assistenza che offre a noi, in un sistema di rapporti di lavoro e previdenziali regolati esattamente come i nostri, in un sistema che garantisca l'esercizio della libertà di professare il credo religioso.
Solo se riusciremo a costruire un sistema basato su questi presupposti – conclude il segretario lucano della Cgil – ci incammineremo sulla via del reale progresso. Oggi bisogna partire con il piede giusto ed è per questo che facciamo appello a tutti i cittadini, i lavoratori, i pensionati, i giovani, le donne, le associazioni di categoria, i partiti perché sia rovesciato l' attuale politica sull'immigrazione a partire dall'immediata chiusura dei CIE e dalla loro riconversione”.

BAS 05

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