Persone affette da Fibromialgia, Vizziello presenta mozione

Il documento sottoscritto anche dai consiglieri Zullino e Baldassare

Inserire tra i livelli essenziali di assistenza le prestazioni sanitarie destinate alla fibromialgia, una malattia reumatica cronica, caratterizzata da dolori muscolari diffusi associati ad affaticamento e rigidità muscolare. Una patologia che può comparire a qualsiasi età, anche se il picco si colloca tra i quaranta e sessant’anni, e che colpisce in Italia circa 2 milioni di persone e in Basilicata circa 10 mila. A richiamare l’attenzione su questa necessità il consigliere regionale della Lega, Giovanni Vizziello, che oggi ha incontrato i giornalisti per presentare una sua mozione, sottoscritta da Vincenzo Baldassarre (Idea) e Massimo Zullino (Lega).

“L’iniziativa di quest’oggi – ha precisato Vizziello – mostra l’attenzione del Consiglio regionale su una malattia non semplice da diagnosticare e che mette a dura prova chi ne soffre. Un’attenzione che si è concretizzata già nel 2017 con la proposta di legge d’iniziativa del già consigliere Gianni Rosa che riconosceva la fibromialgia e l’encefalomielite mialgica benigna quali patologie rare e, nel 2020, con la legge regionale, nata dalla pdl di Zullino, che modificava il precedente testo normativo, eliminando qualsiasi forma di disparità di trattamento tra pazienti a cui è stata diagnosticata la stessa patologia, ma certificata utilizzando una terminologia differente.  La mozione di oggi – ha sottolineato Vizziello – non fa altro che ribadire il nostro impegno, in quanto istituzioni, per far sì che questa sindrome altamente invalidante possa finalmente essere riconosciuta dal Sistema sanitario nazionale. Benché il Consiglio superiore di Sanità – ha affermato Vizziello – abbia espresso parere favorevole all’inserimento della fibromialgia tra le malattie croniche invalidanti meritevoli di esenzione da ticket, a tutt’oggi, la fibromialgia non rientra nell’ambito dei Lea di qui le iniziative a livello regionale e, tra queste, quella lucana”.

“Il Parlamento europeo, con la dichiarazione del 13 gennaio 2009 – si legge nella mozione – ha invitato gli stati membri a mettere a punto una strategia comunitaria per la fibromialgia, in modo da riconoscere questa sindrome come una malattia; a contribuire ad aumentare la consapevolezza della malattia e a favorire l’accesso degli operatori sanitari e dei pazienti alle informazioni, sostenendo campagne di sensibilizzazione a livello nazionale; ad incoraggiare e migliorare l’accesso alla diagnosi e ai trattamenti, nonché a promuovere lo sviluppo di programmi per la raccolta di dati sulla patologia.

Durante l’incontro, al quale ha partecipato anche il Presidente della IV Commissione Consiliare “Politica Sociale”, Massimo Zullino, e il consigliere Vincenzo Baldassarre, sono stati evidenziati i problemi a cui vanno incontro le persone colpite da tale patologia, e la necessità di inserire la fibromialgia nei livelli essenziali di assistenza aggiuntivi regionali, garantendo in tal modo a quanti soffrono l’esenzione dal pagamento delle spese relative agli accertamenti diagnostici e alle prestazioni sanitarie necessarie alla cura della fibromialgia. Con il documento si chiede l’impegno della Giunta regionale affinché “vengano istituiti una Commissione Tecnica incaricata di predisporre linee guida generali per l’accertamento e le cure appropiate della sindrome fibromialgica e centri di riferimento per la diagnosi e la cura della sindrome fibromialgica presso le strutture ospedaliere regionali qualificate come DEA di primo e secondo livello. Centri in grado di garantire un’appropriata presa in carico dei malati secondo un’ottica multidisciplinare e di collaborare con gli ulteriori presidi sanitari regionali destinati alla diagnosi e cura della malattia, conformemente al modello gestionale delle reti di patologia”.

L’impegno sollecitato alla Giunta è teso a: “Promuovere idonei percorsi formativi in favore dei medici di medicina generale al fine di consentire una diagnosi precoce della patologia e la conseguente impostazione di un adeguato percorso di cura; a riconoscere il rilevante apporto delle associazioni di volontariato impegnate nella lotta alla fibromialgia, valorizzandone le attività e garantendone la partecipazione, attraverso la designazione di due rappresentanti da parte delle associazioni impegnate sul territorio regionale nel sostegno alle persone affette dalla malattia, nella Commissione Tecnica incaricata di predisporre le linee guida generali relative all’accertamento e alle cure appropriate della sindrome; a promuovere idonee campagne di sensibilizzazione e informazione sulla patologia; ad istituire presso il dipartimento “Salute e politiche della Persona” il Registro regionale della fibromialgia, per la raccolta e l’analisi dei dati clinici dei pazienti affetti da detta malattia, al fine di monitorarne l’andamento epidemiologico e rilevarne le problematiche, anche di tipo sociale, offrendo ai competenti Dipartimenti regionali i presupposti per appropriate strategie di intervento”.

Il consigliere Zullino, intervenendo alla conferenza stampa, ha sottolineato la necessità di arrivare al pieno riconoscimento della patologia, affinché le tante persone affette, possano ricevere la dovuta attenzione. L’auspicio da lui espresso è che mondo dell’associazionismo, che tanto si adopera, e mondo delle istituzioni possano insieme compiere i passi necessari per il raggiungimento dell’obiettivo di riconoscimento.

“Garantire ai pazienti affetti da Fibromialgia l’esenzione dal ticket relativo alle prestazioni sanitarie necessarie alla cura di questa malattia è un passo concreto nella direzione di una tutela reale di quanti sono affetti da questa patologia – ha sottolineato Baldassarre – con l’ulteriore necessità di assicurare su tutto il territorio regionale la possibilità di usufruire dei protocolli terapeutici predisposti dai centri di riferimento allocati presso le strutture ospedaliere che rappresentano i DEA regionali di primo e secondo livello”.

All’incontro erano presenti Angela Padula, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” e la Referente regionale CFU (Comitato Fibromialgici Uniti ODV Italia) sig.ra Rosaria Marino. “La Fibromialgia – ha precisato Padula – qualche anno fa era considerata in un certo senso la Cenerentola delle patologie afferenti alla reumatologia, ma negli ultimi anni sono stati fatti importanti passi avanti sia dal punto di vista della diagnosi, sia dal punto di vista della cura di questa malattia”. “Progressi – ha ricordato Padula – che sono frutto della ricerca scientifica, dell’impegno del personale sanitario che opera in tutte le strutture ospedaliere della nostra regione e che si nutrono del clima di costante collaborazione tra istituzioni politiche e professionisti sanitari, elementi indispensabile per alleviare le sofferenze di una patologia, la Fibromialgia, che rappresenta circa il 25-30% delle diagnosi afferenti al settore della reumatologia”.

Cosa stai cercando?
Tipologia/Dipartimento
Dipartimento
Intervallo date

Aiutaci a migliorare

Questo portale è attualmente in versione beta. Alcune funzionalità potrebbero non essere ancora disponibili o completamente operative. Vi invitiamo a segnalarci eventuali problemi o suggerimenti per migliorare i servizi.

Grazie per la collaborazione

Questionario di gradimento

Compila il questionario di gradimento

Le comunichiamo che le risposte fornite saranno trattate in forma anonima e aggregata, in modo tale che non si possa risalire al compilatore; esse saranno raccolte e gestite esclusivamente dall’Amministrazione per i soli fini di indagine sulla qualità percepita dei servizi erogati.