"Fa piacere registrare che all’interno del Pd c’è chi come il sen. Filippo Bubbico, già Presidente della Regione e quindi profondo conoscitore delle problematiche relative alle royalties del petrolio, la pensi come noi. La sua proposta sintetizzabile in un “unico bonus” da destinare ad opere pubbliche e a contrastare il dilagante disagio sociale è sostanzialmente quella che abbiamo diffuso nei giorni scorsi e pertanto merita convergenza, condivisione e sostegno”. E’ quanto afferma il segretario regionale della Dc della Basilicata Giuseppe Potenza, sottolineando “gli aspetti fortemente innovativi della “proposta Bubbico” sia sul piano del metodo (non polverizzare i canali di spesa) che del merito (lavori pubblici, investimenti per il comparto della green economy, risorse per le famiglie e per l’emersione dalla povertà). E’ questo dunque il modo più utile di affrontare correttamente – continua il segretario Dc – la questione dei fondi derivanti dall’estrazione petrolifera in Val d’Agri, facendo tesoro dell’esperienza precedente che ha visto lo stesso Bubbico Governatore, voltando pagina rispetto al passato che non ha prodotto, come è unanimemente riconosciuto, risultati apprezzabili. E non va sottovalutato il tono pacato che accompagna la proposta, un tono che supera le tante polemiche di questi giorni, i comunicati “gridati”, lo scambio di accuse tra esponenti di centrosinistra e di centrodestra, le prese di posizioni demagogiche e populiste. Quando abbiamo aderito con convinzione all’invito del Governatore De Filippo, all’inizio della legislatura, di ricercare convergenze non solo tra le forze politiche ma anche sociali e civili nella duplice consapevolezza della situazione di sofferenza sociale che vive la nostra gente e che dalle nuove relazioni dipende il metodo e il merito delle possibilità di futuro per la Basilicata, era proprio questo che intendevamo. Di qui l’invito a lavorare per perseguire con chiarezza 'gli interessi generali' della societa', ignorati dal degrado politico e civile di questa fase della situazione italiana in quanto consapevoli che occorre uno scatto di responsabilita' da parte di tutti che promuova una corretta cooperazione, normale, tra maggioranza ed opposizione, (mettendo fine ad una sterile ed inutile corsa alla reciproca delegittimazione continua), che nel rispetto dei loro diversi ruoli, mobiliti tutte le energie, istituzionali e sociali.
Il ruolo della politica, in sostanza – dice il segretario della Dc – non deve esaurirsi nel mandato elettorale: abbiamo il paradosso di una politica 'costretta' a fare continue promesse per soddisfare le aspettative degli elettori, che si scontra poi con l'impossibilita' di mantenerle. Perciò la gente deve tornare a contare con la partecipazione politica e sociale dei cittadini e attraverso una rinnovata vitalita' delle organizzazioni sociali, strumenti di sussidiarieta'. Abbiamo bisogno oggi di una politica che responsabilizzi, che ''faccia fare'', anziche' fare direttamente, che provochi assunzioni di responsabilita', che educhi ai doveri come condizione e quadro di riferimento per i diritti”.
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