La Ola e NoScorie intervengono in merito alla nota di oggi firmata dall’assessore Mancusi.
Le associazioni evidenziano che l’assessore “fa finta di non capire che il pericolo viene dalle perforazioni in terraferma e non certo solo dall’off-shore in mare. Attualmente – continuano le associazioni ambientaliste nel mar Jonio lucano, di concreto, c’è solo la volontà dell’ineffabile ministro Paolo Romani nel voler fare anche dei "buchi nel mare", mentre sulla terraferma ci sono ben 68 pozzi attivi, quasi tutti sulla faglia sismica appenninica dei più devastanti terremoti lucani”. Per questi motivi la Ola e NoScorie Trisaia chiedono al presidente De Filippo di rimandare la firma del Memorandum in programma per il 5 luglio a Roma e che “si pronunci pubblicamente su quanto dichiarato in un'intervista dal massimo esperto internazionale di sismologia, Leonardo Seeber, che ha messo a nudo le gravi lacune dello stesso Memorandum”.