"Più che pensare al bonus benzina che così come sarebbe parcellizzato a favore degli automobilisti lucani diventerebbe uno “sconticino”, senza alcun serio beneficio e vantaggio, è necessario concentrare le royalties provenienti dall’estrazione di petrolio su programmi sociali e per favorire l’occupazione”. E’ quanto sostiene il segretario generale regionale della Basilicata della Uil, Carmine Vaccaro, condividendo in proposito le posizioni assunte in sede di Conferenza Stato-Regioni dal Presidente De Filippo e dal presidente della Provincia di Potenza Lacorazza.
“Il sindacato – aggiunge Vaccaro – da tempo che si batte per risultati concreti, in termini d crescita sociale, benessere sociale e nuovi posti di lavoro nell’attuazione dei programmi di spesa derivanti dalle royalties di idrocarburi e gas. Si tratta di dare priorità ad interventi e progetti per opere infrastrutturali, per l’edilizia sociale, l’assistenza socio-assistenziale agli anziani, per l’occupazione dei giovani.
Tutto ciò anche per dare più forza al Patto di Sistema di recente proposto da Assomineraria e Confindustria, e che richiede un tavolo con sindacati e Regione per definire le modalità del rilancio della "vertenza petrolio".
La UIL – aggiunge Vaccaro – sostiene inoltre la richiesta del presidente De Filippo al Governo e alle Compagnie petrolifere di un raddoppio delle royalties, ma soprattutto ravvisa la necessità di rinegoziare l’ accordo con l’ENI che può essere, tra l’altro, una risposta intelligente alla riforma del federalismo fiscale che tante apprensioni sta determinando nelle regioni del Mezzogiorno, ma che per la Basilicata, grazie alle risorse energetiche, potrebbe rappresentare una grande opportunità.
A parere della Uil, il necessario e doveroso intervento del Governo su questa materia non può far venir meno le responsabilità della Comunità e del Governo regionale nel promuovere una politica energetica capace di sfruttare adeguatamente questa risorsa e di puntare sull’energia rinnovabile a partire dall’eolico e in generale da tutte le altre fonti alternative, rilanciando la “mission” affidata alla Sel”.