Per i consiglieri del Pd e di AB “nemmeno su una questione delicatissima come l'Autonomia differenziata la maggioranza ha svestito i doppi panni dei Masaniello a parole e degli Arlecchino 'servitore di due padroni' di Goldoni dall'altro”
“Un'altra occasione persa. In Consiglio regionale, ieri, abbiamo provato a far valere le ragioni del buon senso su un tema che dovrebbe essere trattato al netto delle appartenenze di partito e solo allo scopo di garantire giustizia per i lucani. Riscontriamo però che nemmeno su una questione delicatissima come l'Autonomia differenziata la maggioranza ha svestito i doppi panni dei Masaniello a parole e degli Arlecchino 'servitore di due padroni' di Goldoni dall'altro”.<br /><br />Così i consiglieri del Partito democratico, Mario Polese e Roberto Cifarelli e di Avanti Basilicata, Luca Braia, a margine dei lavori della seduta dell’Assemblea regionale tenutasi ieri.<br /><br />“Una maggioranza che, nonostante, un lungo dibattito – hanno continuato i consiglieri – non è riuscita a fare sintesi sul merito, non votando una risoluzione che impegnava la Regione Basilicata a vigilare sulle azioni del Governo nazionale a trazione leghista in materie di federalismo fiscale che tanti danni potrebbero provocare ai lucani. E spiace molto constatare 'l'assenza' del presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, che nulla ha detto sulla vicenda, nonostante, i numerosi appelli. Un silenzio quello di Bardi fragoroso. Evidentemente il presidente del 'cambiamento' non vuole (o non può) creare nessun imbarazzo alla sua maggioranza leghista e non vuole creare nessun 'dispiacere' a Salvini. Peccato perché ieri era l'occasione giusta per stare sul merito delle questioni e non solo su slogan già triti e ritriti in poco meno di due mesi. Del resto non possiamo sottacere nemmeno l'evidenza di una maggioranza che, nonostante, le 'blindature' inizia a palesare qualche distinguo al proprio interno. Non a caso nella parte finale della riunione consiliare di ieri nella riunione dei capigruppo dove abbiamo provato a fare sintesi per consegnare un documento condiviso sull'Autonomia differenziata, al nostro sono stati contrapposti non uno, ma ben due documenti diversi a firma Lega: uno del capogruppo Tommaso Coviello e l'altro del consigliere Massimo Zullino. Evidentemente nemmeno tra i 'leghisti meridionali' come si sono definiti un pò avventurosamente c'è una linea comune su come preservare le risorse della Basilicata a fronte degli appetiti nordisti”.<br /><br />“Rimane un peccato, comunque – sottolineano Polese, Braia e Cifarelli – la chiusura nei confronti della minoranza che aveva proposto un documento molto di sostanza su un tema che ha una rilevanza notevole per la nostra Regione e che in definitiva si basava su tre punti più che condivisibili. Il primo punto era un appello alla Presidenza del Consiglio affinché non si procedesse a nessuna intesa in possibile violazione della Costituzione e, tantomeno, se non fossero prima garantiti i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) tali da consentire un equità nazionale; il secondo sul fatto che ci sia un lavoro comune tra il presidente Bardi ed i presidenti delle regioni del Sud, a prescindere dalle appartenenze politica, per generare un fronte istituzionale del Sud contro una eventuale deriva settentrionalista; il terzo in merito all’auspicio che si continui un lavoro iniziato nella scorsa legislatura all’interno delle Commissioni consiliari per valutare gli effetti dell'Autonomia differenziata sulla Basilicata”.<br />