POPOLARI UNITI: TRADITO IL VOTO ELETTORALE

“L’esecutivo regionale appena varato nasce all’insegna del più grande tradimento del voto elettorale mai avvenuto sinora”. Lo affermano, in un comunicato stampa, i Popolari Uniti. “Ottantamila schede votanti centrosinistra sono state calpestate dall’arroganza di un partito e dalla complicità di altri due. Si è trattato di un autentico furto che è il degno completamento di una legge elettorale che assegna al capotavola anche gli avanzi. La dirigenza del Pd, con la complicità di un Presidente che, un po’ come Berlusconi, ama inseguire un nuovismo che colpisce l’immaginario ma che raramente va a segno nella realtà concreta, ha cercato di calmare le sue convulsioni interne con un lifting la cui efficacia non può andare al di là di un palliativo. Nel migliore dei casi, questa Giunta De Filippo è “al vento”, una zattera in pieno oceano che avrà difficoltà anche a presentarsi in Consiglio. Poichè il Presidente nella sua militanza ha dimostrato di conoscere le regole della politica, c’è da chiedersi perché abbia fatto tutto questo, nel senso che, delle due l’una: o ha voluto fare un governo balneare, (imbarcando persone della società civile mai presentate al giudizio dell’elettorato), ovvero ha realizzato una giunta di legislatura del Presidente, preordinando le cose in maniera da arrivare a questo risultato. Solo così si spiega la stranezza di una trattativa che sembrava senza senso nella richiesta ai partiti di un candidato assessore, di sesso femminile, di altezza media, con gli occhi verdi e così via. Stranezza che fa anche qui il paio con presunte proposte di staffetta nella conduzione degli assessorati che sa tanto di doppi turni a scuola, uno al mattino e uno al pomeriggio. Mancava solo la proposta che per la sanità ci potesse essere il turno h 24. A ben vedere dunque l’esecutivo non è frutto di una difficoltà a mettere insieme i partiti ma di una non volontà pregiudiziale a coinvolgerli nella scelta. Ed è qui che si apre uno scenario politico nuovo, nel senso che la coalizione ha subito una profonda lacerazione dal gesto irresponsabile di un partito che anziché dimostrarsi guida capace ed autorevole, che tiene tutti in gioco con la pazienza e l’ascolto, ha preferito segare la fune appesantita da troppi concorrenti. Quando un 40 per cento della rappresentanza elettorale si vede così brutalmente messa da parte, è evidente che la risposta più ovvia è di riprendersi la libertà di azione . I Popolari uniti sono e restano fedeli ai valori del centrosinistra, ma non sono disposti a fare da contorno ad un nuovo cesarismo, che si imbeve alla cultura del “grande fratello” con il gioco delle “nomination”. Da oggi il partito, erede di Don Sturzo, riprenderà a tessere le fila per una nuova convergenza di forze cattoliche, riformiste e moderate, che si ponga come nuovo punto di riferimento della società lucana, alternativo non nella scelta di campo ma nella scelta della classe dirigente che deve rappresentarla”.
(bas – 04)

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