(Artè) Potenza – Appena conclusa “Altrocinemapossibile”, la rassegna di lungometraggi incentrati quest'anno sui temi della pace e dell'integrazione. L'evento curato dall'associazione di promozione sociale “Zer0971”, impegnata in un percorso che attraverso il teatro, la fotografia, la proiezione di film e documentari mira a sensibilizzare al tema dei diritti umani.
Trae spunto dalla manifestazione “Human Rights” che si svolge ogni anno a Bologna. “Tulpan, la ragazza che non c'era”, il primo film del documentarista kazako Sergei Dvortsevoy, inserito tra le proiezioni, è stato il lavoro con cui si è aperto il festival felsineo. “La banda”,”L'anno che i miei genitori andarono in vacanza” e “Azur e Asmar” le altre tre pellicole in cartellone. “Altre visioni” gratuite, come tutte le iniziative di “Zer0971”, destinate ad un pubblico di nicchia.
La filosofia alla base del progetto è di dare spazio a lavori che non è possibile vedere nelle sale cinematografiche, rivolti ad una platea realmente interessata ai temi proposti, che non vada a sedersi per trovare ristoro dopo la passeggiata in centro.
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