Il segretario regionale della Dc-Libertas di Basilicata, Giuseppe Potenza, in una nota, rivendica il ruolo attivo del suo partito, alle primarie per la elezione del segretario del Partito democratico tenutesi sabato scorso. “un apporto significativo – commenta – è venuto dal mondo cattolico, esterno al Pd e non etichettabile in partiti e movimenti politici. L’affluenza nelle sezioni elettorali registrate in grandi, medi e piccoli centri, sia pure non in maniera uniforme sul territorio con il caso della città capoluogo di regione negativamente più evidente, e la diversificazione di voto sono segnali, da una parte, di forte volontà di cambiamento e, dall’altra, di disorientamento persistente nell’elettorato cattolico che alle europee ha riversato i consensi a lista e candidati del Pd. Si fa fatica – dice Potenza – a distinguere le differenti proposte di cambiamento specie perché la competizione tra gruppi dirigenti del Pd somiglia più ad una resa dei conti tra “generali” come ci aveva abituato la Dc degli anni settanta-ottanta con una differenza non certo marginale che all’epoca le correnti costruite intorno a “generali” erano portatrici di valori autentici riconducibili ad un’unica strategia di impegno cristiano. Adesso i dirigenti eletti – a parere del segretario della DC-Libertas – devono farsi carico della necessità di interpretare i bisogni di cambiamento e di confronto con l’area cattolica moderata. Non vorremmo si spegnesse la speranza del mondo cattolico per creare le condizioni di una Basilicata più solidale, più vicina al disagio sociale delle famiglie, degli anziani, dei poveri, dei giovani senza lavoro. Un compito che spetta a tutti i cattolici impegnati in politica e presenti in entrambi gli schieramenti”.