“Oggi, in Basilicata, la cultura fa un balzo in avanti. Con la costituzione del polo culturale integrato, che avrà sede nel moderno edificio della Bibliomediateca provinciale, si suggella una collaborazione istituzionale con Stato e Provincia di Potenza che ci consente di consegnare al capoluogo ed all’intera comunità regionale una vera e propria “casa della cultura”, spazio di aggregazione strategico anche in vista delle opportunità derivanti da Matera Capitale della Cultura 2019”.
E’ quanto ha dichiarato, questa mattina, la Vicepresidente della Regione Basilicata Flavia Franconi, sottoscrivendo, assieme al Segretario regionale del Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) Leonardo Nardella ed al Presidente della Provincia di Potenza Nicola Valluzzi, l’intesa istituzionale per la costituzione del polo culturale integrato nel capoluogo.
Il polo riunirà la biblioteca nazionale, provinciale e alcuni spazi espositivi della Pinacoteca nella nuova sede della bibliomediateca provinciale, un moderno edificio, di grande qualità architettonica e tecnologica, “in grado – ha aggiunto la Franconi – di coniugare bellezza e funzionalità”.
Presente alla stipula dell’intesa, tra gli altri, anche il Capo di Gabinetto del Mibact Giampaolo D’Andrea.
“Sosterremo con impegno – ha evidenziato la Vicepresidente della Regione – questo virtuoso progetto culturale, fortemente voluto dalla Provincia, perché pienamente convinti che la cultura rappresenti una leva strategica su cui puntare per favorire la crescita delle nuove generazioni e delle comunità, oltre che per rilanciare le politiche economiche del nostro territorio”.
Sulla necessità di coniugare la valorizzazione del patrimonio librario e l’utilizzo delle innovazioni tecnologiche si è soffermata la dirigente dell’Ufficio Sistemi Culturali e Turistici della Regione Basilicata Patrizia Minardi, che ha assicurato l’impegno della Regione nel sostenere il processo di e-government per una fruizione integrata del patrimonio ospitato dalla Bibliomediateca.
“L’auspicio – ha aggiunto – è quello di riuscire ad integrare i diversi linguaggi ed a fare della bibliomediateca un centro di aggregazione a servizio dell’intero territorio ed un luogo di scambio, contaminazione e crescita collettiva”.