(Artè) Potenza – Nel pomeriggio, alle 17,30, presso l'aula Occello Lucano dell'Ateneo lucano appuntamento con la rassegna cinematografica dal titolo: “La nouvelle vague a 50 ans” dedicata al regista François Truffaut. Sullo schermo il film “L'Uomo che amava le donne”. L'iniziativa a cura della prof. Manuala Gieri, con la collaborazione della prof. Valeria Sperti.
Una pellicola nata dalla volontà di lavorare nuovamente con Charles Denner dopo La sposa in nero e Mica scema la ragazza!, ma soprattutto di mettere insieme tutte le attrici francesi con le quali avrebbe voluto lavorare, L’uomo che amava le donne è forse il film più autobiografico tra quelli di Truffaut che non appartengono al ciclo di Antoine Doinel.
Grazie anche alla collaborazione in fase di sceneggiatura da parte di Suzanne Schiffman (e Michel Fermaud), i già splendidi personaggi femminili tipici dei film di Truffaut acquistano qui un’intensità decisamente fuori del comune. D’altra parte, avendo al centro del racconto sempre lo stesso personaggio maschile, era assolutamente necessario riuscire a costruirgli intorno un universo femminile di grande impatto. Tanto più che questo film, e di conseguenza l’autobiografia che Bertrand scrive, è quasi una dichiarazione d’amore a tutte le donne del mondo.
Raccontato come un lungo flashback a partire dal funerale del suo protagonista, il film propone momenti di ulteriore ricerca biografica con sequenze che raccontano del rapporto di Bertrand bambino con la madre. Una madre che ha più di un punto di contatto con quella di Antoine Doinel, a confermare ancora una volta la forte componente autobiografica della pellicola. Ma è soprattutto grazie alle parole della voce fuori campo – sia quella ripresa dal libro di Bertrand che quella della sua editrice che ci presenta il film – che la pellicola sviluppa la sua componente “sociologica”, regalandoci perle di saggezza a proposito del rapporto tra i due sessi con parole che non è facile dimenticare.
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