“I sindacati pongono, sul piano del metodo condivisibile, un problema molto serio che riguarda il superamento delle condizioni di precarietà del personale, numeroso, impegnato a vario titolo o con vari strumenti di lavoro negli uffici regionali e negli enti sub regionali. Solo che non è condivisibile la proposta conclusiva che è finalizzata ad una sorta di canale preferenziale per tutti con una proroga a settembre 2010 e una chiara indicazione della possibilità di rinnovo contrattuale”. A sostenerlo in una nota congiunta sono i segretari regionale e provinciale della Dc Giuseppe Potenza e Domenico Martino.
“Non si può consentire – dicono gli esponenti della Dc – che i giovani che hanno avuto la “fortuna” di lavorare in Regione senza valutazioni di merito adesso possano aspirare a restarci mentre una platea di giovani che hanno fatto domanda attraverso le cosiddette long list dei Dipartimenti o che hanno laurea, master, e professionalità acquisite con esperienze di lavoro presso la Pubblica amministrazione siano tagliate fuori.
Non è più consentito continuare ad alimentare illusioni e peggio ancora clientele tra i giovani e le eccellenze lucane. Per questo, fermo restando l’esigenza di individuare forme di tutela per i precari, si deve interrompere una volta per tutte la catena dei precari “agevolati” e rinviare ogni ingresso nella P.A. ai concorsi già banditi”.
Potenza e Martino dichiarano infine “il pieno sostegno alla proposta dell’assessore Viti di congelare ogni atto relativo a nuovo personale sia per la cosiddetta assistenza tecnica alle procedure del PO Basilicata 2007-2013 che per altro, sino allo svolgimento delle elezioni regionali per non dare spazio a pratiche e tentativi clientelari”.
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