Progetto Pari 2007, interrogazione di Rosa

Il consigliere regionale del Pdl sollecita l’erogazione dei contributi e chiede le dimissioni dell’assessore Mastrosimone

Il consigliere regionale del Pdl Gianni Rosa ha presentato un’interrogazione nella quale chiede alla Regione Basilicata “l’immediata erogazione dei contributi del progetto Pari 2007, l’ennesimo bando della Regione Basilicata che corre il rischio di rimanere non attuato per l’inerzia della ‘burocrazia politica’ del Dipartimento Lavoro e Formazione, che ha messo in difficoltà anche economica i beneficiari poiché avendo intrapreso già da tempo l’attività di lavoro autonomo o associato hanno sostenuto le spese di start-up e di mantenimento delle attività”. L’esponente politico ha incontrato alcuni giovani che hanno partecipato al bando, promosso dal Ministero del Lavoro ed attuato dalla Regione Basilicata per favorire il reinserimento e l’accesso agli incentivi all’autoimpiego dei lavoratori svantaggiati nel mercato del lavoro con attività lavorativa autonoma in forma individuale o associata oppure in qualità di socio lavoratore alla costituzione di una società cooperativa. Ed afferma che l’incontro “è stata l’occasione per conoscere giovani lucani che hanno proposte e volontà di costruirsi un percorso professionale, mettendo in campo le proprie idee e affrontando i rischi del mercato”.

Rosa afferma inoltre che con il progetto Pari verrebbero erogate “piccole cifre se commisurate a programmi come il Reddito Ponte o le Work Experience, 20.700 euro per ogni giovane coinvolto, con un impegno complessivo di 2,5 milioni di euro. Ad oggi pare che nessun contributo o minima parte sia stato erogato ai beneficiari. Inoltre, i beneficiari sono all’oscuro del disciplinare operativo dove è possibile verificare i tempi, le funzioni ed ambiti dei vari soggetti istituzionali partecipanti, le procedure e le modalità dell’erogazioni dei finanziamenti, con la conseguente confusione di responsabilità e ruoli tra i soggetti proponenti. Ma la sciatteria istituzionale del Dipartimento Formazione, ampiamente dimostrata dal caso ‘Tirocini Formativi’, non può ricadere sulla pelle di questi giovani volenterosi di fare impresa. Non è possibile tollerare che si continui a perseverare con l’assistenzialismo invece di incidere sulla cause strutturali della disoccupazione”.

Rosa si rivolge inoltre al presidente della Regione De Filippo, al quale chiede “una spiegazione politica su quanto accaduto e sui reali motivi per cui questo bando corre il pericolo di rimanere inattuato e carta straccia nei cassetti di qualche scrivania. Il Governatore, in quanto figura apicale dell’amministrazione, deve spiegare all’opinione pubblica, ai giovani partecipanti di Pari ed alle migliaia di giovani che sono stati illusi dal bluff dei ‘Tirocini Formativi’ se approva e condivide l’operato politico dell’assessore Mastrosimone. In ogni caso, si assuma le sue responsabilità: se condivide ha la responsabilità morale di quanto sta accadendo, se è per una Basilicata che promuove l’innovazione e le politiche per i giovani, allora sia realmente conseguente. Per quello che mi riguarda, ho sempre sostenuto che Rosa Mastrosimone è inadeguata a questo ruolo, in oltre un anno ha ampiamente dimostrato l’incapacità politica nell’affrontare le questioni ed i problemi e specularmente un atteggiamento da peggiore ‘prima Repubblica’ nell’utilizzare le istituzioni solo e soltanto per il suo vantaggio carrieristico e partitocratrico. La Mastrosimone, una buona volta, faccia qualcosa per i tanti giovani lucani, un atto concreto che possa aiutarli: si dimetta lasciando ad altri il suo ruolo”.

Cosa stai cercando?
Tipologia/Dipartimento
Dipartimento
Intervallo date

Aiutaci a migliorare

Questo portale è attualmente in versione beta. Alcune funzionalità potrebbero non essere ancora disponibili o completamente operative. Vi invitiamo a segnalarci eventuali problemi o suggerimenti per migliorare i servizi.

Grazie per la collaborazione

Questionario di gradimento

Compila il questionario di gradimento

Le comunichiamo che le risposte fornite saranno trattate in forma anonima e aggregata, in modo tale che non si possa risalire al compilatore; esse saranno raccolte e gestite esclusivamente dall’Amministrazione per i soli fini di indagine sulla qualità percepita dei servizi erogati.